auto.wikisort.org - AutovetturaLa Italdesign Nazca M12, è una concept car del 1991 realizzata dalla Italdesign, poi evoluta nella BMW Nazca C2 o Italdesign Nazca C2 .
BMW Nazca C2 |
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Descrizione generale |
Costruttore |
BMW |
Tipo principale |
Concept car |
Produzione |
dal 1991 al 1993 |
Esemplari prodotti |
3 |
Altre caratteristiche |
Dimensioni e massa |
Lunghezza |
4395 mm |
Larghezza |
2085 mm |
Altezza |
1105 mm |
Passo |
2600 mm |
Altro |
Stile |
Italdesign |
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Il contesto
Presentata in versione di carrozzeria coupé al Salone di Ginevra del 1991, richiamava nel design frontale i classici stilemi della BMW e presentava una particolare soluzione per l'accesso all'abitacolo: le portiere si aprivano in modo tradizionale, mentre i vetri si aprivano separatamente ad ala di gabbiano[1]. Dotata di telaio e carrozzeria in fibra di carbonio, una soluzione tecnica in quegli anni riservata solo alle automobili da competizione, la macchina fu equipaggiata con il motore V12 M70B50[1], lo stesso che equipaggiava la Serie 8, un'unità da 4988 cm³ a due valvole per cilindro, che sviluppava 300 CV[2] e all'epoca era conosciuto come il più leggero ed equilibrato V12 di grande serie. Tale propulsore era accoppiato su questa vettura ad una trasmissione ZF a cinque rapporti[1]. Il peso totale della Nazca M12 era di 1100 kg, mentre il Cx era di solo 0,26[1].
Successivamente la vettura fu modificata e presentata al Salone di Tokyo del 1992 col nome di
Nazca C2. Essa fu alleggerita di 100 kg, il motore da 5 litri fu affidato alle cure degli specialisti tedeschi dell'Alpina che ne portarono la potenza da 300 a 350 CV, la carreggiata venne allargata (necessitando la bombatura dei parafanghi) e gli spoiler furono accentuati[3]. Gli interni rimasero gli stessi, eccettuando l'uso di sedili da corsa in carbonio, mentre il muso venne ridisegnato, con i fari spostati dalla posizione originale sul cofano[1] alla nuova collocazione a lato delle griglie del radiatore anteriore[3].
Versioni Speciali
Nazca C2 Spider
Nel 1993, durante il Gran Premio di Monaco, Italdesign mostrò un nuovo modello in configurazione spider, chiamato C2 Spider, ottenuto rimuovendo i vetri laterali e il lunotto e montando un nuovo motore BMW V12 da 5660 cc e 380 CV di potenza (quello della BMW 850 CSi), accoppiato ad un cambio a 6 rapporti[4].
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
- (DE) Scheda sul sito BMW, su bmwarchiv.de. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2016).
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На других языках
[de] BMW Nazca C2
Der BMW Nazca C2 ist ein Prototyp des deutschen Automobilherstellers BMW aus dem Jahr 1991. Er wurde erstmals auf der Tokyo Motor Show gezeigt.[1] Der Entwurf stammt von der Firma Italdesign, die von Giorgio Giugiaro und Aldo Mantovani gegründet wurde.
[en] BMW Nazca C2
The BMW Nazca C2 (also known as Italdesign Nazca C2) is a concept sports car introduced at the 1991 Tokyo Motor Show. The car was designed by famed automotive design studio Italdesign, home of Giorgetto Giugiaro, and features a similar frontal design of a BMW. It was an evolution of the BMW Nazca M12 from 1991.
[es] BMW Nazca C2
El BMW Nazca C2, Italdesign Nazca C2 o Italdesign Nazca M12, fue un prototipo de automóvil deportivo de 1991. Este coche fue diseñado por la famosa empresa de ingeniería de automoción Italdesign, la casa de diseño de Giorgetto Giugiaro, y cuenta con un diseño frontal similar al de un BMW. El coche estaba equipado con un motor V12 de BMW con 5660 cc (5,7 litros) que producía 380 CV[1](280 kW) de potencia máxima, y podía desarrollar más de 341 km/h de velocidad máxima.
[fr] BMW Nazca
BMW Nazca est une série de trois concept-car : BMW Nazca M12 de 1991, BMW Nazca C2 de 1992, et BMW Nazca C2 Spider de 1993, du constructeur automobile allemand BMW / Alpina (automobile), et du designer italien Italdesign.
- [it] BMW Italdesign Nazca
[ru] Italdesign Nasca
Italdesign Nazca, или BMW Nazca, — концептуальные спортивные автомобили, разработанные и представленные в 1991—1993 годах известной автомобильной дизайнерской компанией ItalDesign Giugiaro, основанной Джорджетто Джуджаро.
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