Louis Rigoulot e Auguste Doriot alla corsa ciclistica Parigi-Brest del 1891
Profilo
La Type 2, lanciata il 12 aprile 1891, venne ben presto giudicata troppo rudimentale dallo stesso Armand Peugeot, sebbene fosse ispirata all'innovativa Stahlradwagen costruita da Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach già nel 1889; inoltre non stava avendo il successo commerciale sperato. Pertanto, Armand Peugeot decise di evolvere la Type 2 in un nuovo modello, limandone lacune e imperfezioni e rendendola meno rudimentale e più pratica.
Nel settembre 1891 fu lanciato il nuovo modello, battezzato Type 3. Questa nuova vettura manteneva la stessa struttura della Type 2, con scocca in legno fissata a un telaio tubolare, così come il sistema di raffreddamento con l'acqua canalizzata nei tubi del telaio. Le novità stavano innanzitutto in una configurazione della carrozzeria di tipo vis-à-vis, inoltre lo sterzo non era più a semplice barra di comando, ma aveva una sorta di manubrio a T, più comodo da utilizzare. Equipaggiata dallo stesso motore della Type 2, la Type 3 era 20 cm più lunga, mentre la larghezza rimase uguale. La maggior lunghezza si era resa necessaria per poter permettere l'alloggiamento dei due posti in più, permettendo ai passeggeri di avere spazio a sufficienza per le gambe.
Il motore, posizionato posteriormente, era un bicilindrico Daimlera V di 17° con una cilindrata di 565 cm³ ed era alimentato tramite carburatore. Il sistema di distribuzione prevedeva le valvole di aspirazione in testa e quelle di scarico posizionate lateralmente.
La trazione era posteriore, con trasmissione finale a catena e cambio train baladeur a 4 marce. La potenza sviluppata era di soli 2 CV a 1000 giri/min e permetteva una velocità massima di 18km/h.
A differenza della Type 2, la Type 3 ebbe maggior successo: la sua fama si estese un po' ovunque in Francia. La Type 3 aveva persino la possibilità di essere ordinata con accessori a pagamento: tra questi vi era un set di valigie da sistemare sulla parte anteriore dell'auto e una copertura a baldacchino in tessuto, che permetteva di riparare la vettura dalle intemperie (nei limiti del possibile, data la particolare struttura della copertura).
Fino a tutto il 1893, la Type 3 fu l'unica Peugeot in listino: solo a partire dall'anno seguente le vennero affiancati nuovi modelli di fasce differenti. Durante la sua produzione, protrattasi fino al 31 dicembre 1894, la Type 3 fu venduta in 64 esemplari.
Curiosità
La prima auto a circolare in ItaliaErnest Archdeacon (sinistra) e la sua Peugeot Type 3
La Type 3 fu la prima autovettura a circolare in Italia: ordinata il 30 agosto 1892, venne consegnata il 2 gennaio 1893 a Gaetano Rossi, residente a Piovene Rocchette, appena insediatosi alla guida della Lanerossi, la più importante industria italiana dell'epoca. Il prezzo fu di 5567,25 franchi. La vettura riporta sul telaio la punzonatura nº 25 ed è dotata del motore Daimler nº 124.[1] Tale esemplare è esposto al Museo dell'automobile di Torino.[2]
La Type 3 fu la prima Peugeot ad avere un'esperienza sportiva. Nel 1891 infatti Armand Peugeot ebbe il permesso, dall'organizzatore Giffard, di far seguire da una sua automobile Type 3 la corsa ciclistica da Parigi a Brest e ritorno. La vettura, unica autorizzata al seguito dei ciclisti, raggiunse la capitale guidata da Louis Rigoulot e con Auguste Doriot come meccanico a bordo, poi fece l'andata e ritorno tra Parigi e Brest, riuscendo a completare il percorso. Il ciclista Charles Terron vinse alla media di 16,8km/h, mentre quella della Peugeot fu di 14,7km/h a causa soprattutto di una lunga sosta per riparare la rottura del differenziale.
Tra gli acquirenti francesi della Type 3 vi fu anche Ernest Archdeacon, grande appassionato di velivoli e finanziatore di imprese di nuovi mezzi di trasporto in Francia, e pilota di automobili e aeroplani egli stesso.
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