Il BredaMenarinibus Monocar 230 è un autobus italiano prodotto dal 1993 al 1998.
BredaMenarinibus Monocar 230 | |
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![]() Monocar 230 in servizio a Genova | |
Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autobus |
Allestimento | Urbano, Suburbano |
Produzione | dal 1993 al 1998 |
Sostituisce | Inbus U150 |
Sostituito da | BredaMenarinibus Monocar 231 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,7 e 8,97 metri m |
Larghezza | 2,35 metri m |
Altezza | 2,96 , con condizionatore 3,108 metri m |
Massa a vuoto | CU 6,6 Ton, MU 2P 7,2 Ton, MU 3P 7 Ton, MS 2P e 3P 7,4 Ton t |
Altro | |
Altri eredi | BredaMenarinibus Vivacity |
Esemplari prodotti | 629 |
Porte | a libro o rototraslanti |
All'inizio degli anni novanta la bolognese BredaMenarinibus strinse un accordo con l'azienda tedesca MAN AG per la realizzazione di una gamma di autobus a pianale ribassato con cui inserirsi sul mercato italiano, allora in fase di stallo. La casa tedesca aveva già messo in commercio alcuni autobus ribassati: gli NL202, NG202 e NM153, a partire dai quali venne sviluppata la nuova gamma italiana.
Il Monocar 230 vede così la luce sul pianale del MAN NM153, adottandone il propulsore da 4,6 litri e l'impostazione generale. Si tratta, di fatto, del primo midibus completamente ribassato presente sul mercato italiano, avendo come unico concorrente l'Iveco 316 dotato però di pianale rialzato. L'estetica, ripresa dal precedente Monocar 220 e replicata sul successivo Monocar 221, conferisce al mezzo una linea squadrata, in grado però di garantire un'ottima visuale al conducente grazie all'ampiezza dei cristalli.
Per adattarsi alle esigenze delle singole aziende di trasporto, il Monocar 230 è stato proposto in più versioni:
Inoltre il monocar 230 si può anche dividere in due serie , si distinguono principalmente per la classe ambientale del motore:
Prima serie con motore E1 (1993-1996 circa).
Seconda serie con motore E2 (1996- fino a fine produzione).
Il Monocar 230, pur nascendo in un periodo difficile per il mercato italiano, ha conosciuto una discreta diffusione sul territorio italiano. Grandi quantitativi di questo modello sono stati acquisiti presso ATAC Roma, AMT Genova, ATC Bologna (poi TPER); hanno inoltre prestato servizio presso CLAP Lucca, CPT Pisa (entrambe poi confluite in CTT Nord), GTM Pescara, ATM Messina, TPM Monza, Circumvesuviana, ACT Trieste, CTP, ANM di Napoli e moltissime aziende piccole.
Inoltre 6 esemplari di M230/1E2CU sono stati acquistati nel 1996 dalla SEMITAG di Grenoble (francia) e sono stati distolti dal servizio nel 2006 , è stata salvata la vettura numero 125 dall'associazione "standard 216".
Non si è dimostrato un mezzo molto affidabile; spesso soggetto a guasti meccanici; nella maggior parte dei casi ha terminato prematuramente la propria carriera.
In Italia sono stati preservati due esemplari di Monocar 230, entrambi grazie all'associazione di autobus storici "Storicbus".
Le vetture in questione sono due M230/1E2MU 3P:
La prima salvata a dicembre 2021 si tratta della vettura 4536 di AMT Genova immatricolata a gennaio 1998.
La seconda salvata a gennaio 2022 si tratta della vettura 2911 di TPER Bologna (ex ATC Bologna) immatricolata a gennaio 1996.
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