La Dodge Charger II è un'autovettura costruita dalla casa automobilistica statunitense Dodge dal 1981 al 1987.
Dodge Charger II | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Coupé |
Altre versioni | berlina |
Produzione | dal 1981 al 1987 |
Sostituisce la | Dodge Omni 024 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4440 mm |
Larghezza | 1679 mm |
Altezza | 1288 mm |
Passo | 2451 mm |
Altro | |
Auto simili | Ford EXP |
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La Charger fu reintrodotta nel 1981[1], questa volta basata sul pianale L della Chrysler. Lo stile della vettura ricordava quello della terza serie della Ford Mustang. Questa generazione di Charger era in sostanza una Dodge 024 a cui venne cambiato il nome. La vettura era compatta ed aveva una maneggevolezza tipicamente sportiva. Appartenente alla categoria delle subcompact, fu disponibile con un solo tipo di carrozzeria, hatchback tre porte. La trazione era anteriore.
Il motore era installato anteriormente e le motorizzazioni disponibili furono:
I cambi offerti furono tre, due manuali (a quattro o cinque rapporti), ed un cambio automatico a tre marce. Nel 1984 la vettura subì un leggero restyling per quanto riguarda la parte anteriore. Nel 1985 venne apportato un ulteriore restyling per sottolineare l'introduzione dei nuovi propulsori turbo. Questa serie di Charger fu in produzione fino al 1987, quando, dopo la produzione di 2011 esemplari, venne sostituita dalla Dodge Shadow.
La Shelby acquistò le ultime 1000 Dodge Charger prodotte e provvide a potenziarle. Furono denominate GLHS e presentavano una versione potenziata del precedente propulsore Turbo con potenza accresciuta a 174 CV[2] e 237 Nm di coppia grazie all'aggiunta di un nuovo intercooler. Sono stati inoltre aggiunti ammortizzatori Koni e pneumatici maggiorati Z. Ogni vettura presentava una targhetta identificativa numerata e una speciale livrea nera.
Altri progetti
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