Il Fiat 418 è un autobus prodotto dal 1971 al 1982.
Fiat 418 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autobus |
Produzione | dal 1971 al 1982 |
Sostituisce | Fiat 410 |
Sostituito da | Fiat 470 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10, 11 m |
Larghezza | 2,5 m |
Massa a vuoto | da 10,4 a 11,1 t |
Altro | |
Altri eredi | Iveco Effeuno |
Esemplari prodotti | circa 6.900 |
Porte | 2 o 3 a libro |
All'inizio degli anni '70, la gamma di autobus proposta dalla Fiat Veicoli Industriali era composta da vetture progettate perlopiù all'inizio degli anni '60, ormai tecnicamente obsolete e non più competitive sul mercato. Per svecchiare la propria offerta, la Fiat mise in produzione due nuovi modelli: il 418, autobus di media capienza e dotato di grande versatilità, e il 421 progettato per l'impiego nelle grandi metropoli.
Sebbene profondamente rinnovato nella meccanica e nell'estetica, il 418 derivava strettamente dal predecessore Fiat 410. Ciò era riscontrabile, oltre che nelle dimensioni, anche nella capienza non elevata.
Il motore è il Fiat 8200.12.035 da 9.819 cm3, erogante da 183 a 194 cavalli e posto al centro del telaio, in posizione definita a sogliola. Erano disponibili tre tipi di trasmissione: manuale a 5 rapporti, automatico Voith-Diwa 501-JSR oppure OM DRS 09.
Il 418 fu uno dei primi autobus ad includere il contagiri nella dotazione di serie e a non essere equipaggiato con il posto del fattorino, sostituito in quel periodo da apposite macchine emettitrici.
Il 418 è stato prodotto, oltre che dalla Fiat (nello stabilimento di Cameri, in provincia di Novara), anche da aziende esterne come la Autodromo, Dalla Via, Portesi, Menarini, Pistoiesi, Padane, Minerva e Macchi.
Ecco un riepilogo delle versioni prodotte:
Il Fiat 418 ha rappresentato per molti anni l'autobus urbano più diffuso in Italia, con circa 6.900 esemplari prodotti. Oltre che in patria, sono stati venduti alcuni esemplari in Tunisia e in Danimarca. Molte altre vetture hanno raggiunto vari paesi in via di sviluppo, come donazioni da parte delle aziende di trasporto italiane, in seguito alla loro dismissione.
Grazie alle loro eccellenti caratteristiche, i Fiat 418 hanno costituito la colonna portante dei trasporti urbani di molte città italiane per tutti gli anni settanta, ottanta e anche parte degli anni novanta, nel corso dei quali le varie aziende ne iniziarono la graduale dismissione. Alcune città tra cui Roma, Modena, Genova, Livorno e San Remo ne hanno tuttavia mantenuto una parte in servizio anche fino ai primi anni duemila.
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