Il Renault Tracer è un autobus interurbano prodotto in Francia dal 1991 al 2002.
Renault Tracer | |
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![]() Renault Tracer | |
Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo | Autobus |
Allestimento | Suburbano, Interurbano, Turistico, Scuolabus |
Produzione | dal 1991 al 2001 |
Sostituisce | Renault S45 |
Sostituito da | Irisbus Ares |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 11,9 m |
Larghezza | 2,5 m |
Altezza | 3,32 m |
Massa a vuoto | 19 t |
Altro | |
Altri eredi | Irisbus Arway |
Esemplari prodotti | 5.435 |
Il Tracer viene progettato nei primi anni '90 per sostituire il precedente Renault S45 di derivazione Saviem. Rispetto al predecessore, introduce il concetto di carrozzeria portante ed è realizzato su un telaio del tutto nuovo.
È stato concepito per l'utilizzo su tratte suburbane e interurbane; ne sono state inoltre sviluppate una versione scolastica (Liberto) e una versione dedicata al turismo di fascia bassa (Excursion). Il Tracer è stato prodotto nello stabilimento di Annonay, in Francia, in oltre 5.400 esemplari.
Il Tracer è equipaggiato con il motore Renault MIHR 06.20.45 da 9.834 cm3, erogante 253 cavalli, a seconda del periodo declinato in versione Euro 0, 1, 2 o 3. Il cambio è un manuale ZF da 6 marce; solo per la versione "Ville", dedicata al trasporto suburbano, era disponibile il cambio automatico Voith a 4 marce.
Come optional sono disponibili il condizionatore, sedili reclinabili e i service set individuali; la versione turistica è inoltre dotata di radio e impianto video. La versione scolastica è invece priva di cappelliere e presenta solitamente sedili in plastica antivandalo, adatti ai servizi scolastici.
Ecco un riepilogo delle versioni prodotte:
Il Tracer è stato prodotto in 5.435 esemplari fino al 2002, quando l'8 aprile di quell'anno l'ultima vettura ha lasciato lo stabilimento di Annonay per essere consegnata all'azienda Marne-et-Morin. Gran parte degli esemplari è stata venduta in Francia, mentre alcuni gruppi di vetture hanno prestato servizio nel Benelux.
Alcuni esemplari sono stati preservati dalla demolizione come veicoli storici[1], mentre vari mezzi, una volta raggiunta l'anzianità massima di servizio, sono state cedute in paesi dell'Est Europa o in Africa.
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