La Bandini 1100 è un'autovettura prodotta nel 1946 dalla ditta Bandini Automobili di Forlì. La prima auto a portare lo stemma Bandini.
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Bandini 1100 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Barchetta |
Produzione | nel 1946 |
Sostituita da | Bandini 1100 |
Altre caratteristiche | |
Altro | |
Stessa famiglia | Fiat 1100 Musone |
La Bandini 1100 all'autodromo di Monza nel 1954 |
Durante la seconda guerra mondiale, Ilario Bandini smontò e tagliò una sua Fiat 1100 per nascondarla alle requisizioni tedesche. Nel 1946 rimontando la vettura disassemblata, ebbe l'occasione per esprimere le sue capacità di elaboratore e per sperimentare nuove soluzioni telaistiche.
Il telaio Fiat in longheroni d'acciaio, viene modificato soprattutto nelle sospensioni a ruote indipendenti con barra antirollio all'avantreno. Al retrotreno, i freni idraulici a tamburo sono posti accanto al differenziale fissato al telaio; per le sospensioni sono utilizzati elementi elastici derivati da una moto Gilera, ammortizzatori a frizione e un sistema d'articolazione derivato da un dispositivo per chiudere le porte di un bar.
La carrozzeria in alluminio, viene eseguita dal piemontese Rocco Motto. È una carrozzeria monolitica biposto (barchetta) con una linea elegante, sinuosa e sportiva al tempo stesso. La grande calandra centrale a elementi verticali, affiancata da grandi gruppi ottici, snelliscono l'ampio frontale e definiscono le linee che si abbassano fino alle ruote posteriori interessando anche gli sportelli. Al posto del parabrezza sono scelti due "vetrini", i passaruota posteriori sono particolarmente pronunciati, mentre la parte posteriore è bassa e rastremata. Le ruote sono a raggi Borrani.
Il motore è l'originario Fiat 1100 sul quale Ilario Bandini esprime le sue prime elaborazioni.
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