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La Opel Monza è un'autovettura di fascia alta prodotta dalla casa automobilistica tedesca Opel tra il 1978 e il 1986. Nel Regno Unito la vettura venne commercializzata come Vauxhall Royale Coupé.

Opel Monza
Descrizione generale
Costruttore  Opel
Tipo principale Coupé
Produzione dal 1978 al 1986
Sostituisce la Opel Commodore B Coupé
Esemplari prodotti 46.008[1]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza da 4.692 a 4.720 mm
Larghezza da 1.722 a 1.734 mm
Altezza 1.380 mm
Passo 2.668 mm
Massa 1.335-1.420 kg
Altro
Stessa famiglia Opel Rekord E
Opel Commodore C
Opel Senator A
Auto simili Ford Capri Mk3 V6
Peugeot 504 Coupé

Profilo e storia



Debutto


Vauxhall Royale Coupé
Vauxhall Royale Coupé

Con questo modello si volle sostituire in un colpo solo sia la precedente Commodore B Coupé, sia la ben più grossa Diplomat Coupé che stentava molto a imporsi in un mercato, come quello europeo, in cui predominavano cilindrate ben più ridotte a parità di prestazioni. Specialmente in un decennio difficile come gli anni '70 del secolo scorso, segnato già da una grande crisi petrolifera che ha penalizzato enormemente proprio le autovetture di grossa cilindrata.

La Monza venne presentata come prototipo nel settembre del 1977 al Salone di Francoforte, assieme al prototipo della prima Senator realizzata sulla medesima base, il cui lancio commerciale fu anch'esso previsto nel 1978. All'inizio di quell'anno, infatti, nello stabilimento di Rüsselsheim vennero prodotti 23 esemplari di preserie della Monza, mentre la produzione vera e propria fu avviata nel maggio dello stesso anno.


Design interno ed esterno

Gli interni
Gli interni

Rispetto ai due modelli che andò a sostituire, la Opel Monza si presentò con caratteristiche del tutto nuove e inedite sul piano stilistico. La vettura era caratterizzata da uno stile spigoloso in pieno stile anni '70, ma non più con un corpo vettura a tre volumi e due porte, bensì con una più moderna e pratica configurazione a due volumi e a tre porte. La vettura era infatti provvista di un vero e proprio portellone grazie al quale risultava più agevole il carico di oggetti ingombranti. Stilisticamente, la vettura proponeva un frontale a gruppi ottici trapezoidali con indicatori laterali a sviluppo verticale e con calandra nera a trama quadrettata. Fino alla base del parabrezza la Monza era quindi praticamente identica alla prima generazione della Senator, mentre lungo la fiancata la principale differenza era l'assenza delle portiere posteriori, ma anche il passo ridotto di 15 mm. Le due portiere erano comunque di maggiori dimensioni per agevolare l'accesso ai posti posteriori. Per questo il montante era solo in apparenza spostato all'indietro. Inedito il disegno del padiglione, con la zona posteriore assai spiovente e che va a chiudere lo specchio di coda appena un palmo sopra i gruppi ottici e dando luogo a un piccolo accenno di spoiler integrato nel paraurti. I gruppi ottici posteriori erano di forma rettangolare e andavano a formare una fascia unica assieme alla zona centrale in cui trovavo posto anche l'alloggiamento per la targa.

Della Senator, la Monza riprese anche parte degli interni e in particolare la plancia. La configurazione dell'abitacolo era a cinque posti, più comodi davanti e più sacrificati dietro. Il posto guida era dominato dal grande cruscotto rettangolare a sviluppo orizzontale racchiuso in una cornice che si estendeva fino alla console centrale. Il volante a quattro razze era caratterizzato da un disegno piuttosto ricercato e la selleria era rivestita in velluto.


Struttura, meccanica e motori

La Monza era la versione coupé della Senator, di cui conservava la base meccanica e che comunque era a sua volta derivata dalla Rekord E e condivisa con l'ultima generazione della Commodore. L'architettura meccanica era a motore anteriore longitudinale e a trazione posteriore. A parte il leggero accorciamento del passo (comunque identico al quello della Rekord E), per il resto la scocca e tutta la struttura di base era derivata dalle altre due berline già citate, tranne il disegno del padiglione. Per incrementare la rigidezza strutturale della vettura, venne rinforzato in maniera particolare il montante centrale, che nella Monza svolgeva anche la funzione di roll-bar in caso di ribaltamento. La meccanica telaistica, come nella Senator, comprendeva un avantreno di tipo MacPherson, mentre il retrotreno era sempre a ruote indipendenti ma a bracci obliqui. Molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici e barre stabilizzatrici su entrambi gli assi completavano il quadro del comparto sospensivo. L'impianto frenante era a doppio circuito idraulico con servofreno optional e ripartitore di frenata di serie. Erano previsti freni a disco sulle quattro ruote, dei quali quelli anteriori erano entrobordo per ridurre le masse non sospese.

Al suo debutto, la Monza era prevista in due motorizzazioni, entrambe a 6 cilindri:

Il cambio era unicamente di tipo manuale a 4 marce, indipendentemente dal motore. A richiesta era possibile però ottenere un cambio automatico a 3 rapporti.


Evoluzione


La carriera commerciale della Monza, come anche quella della Senator e dell'ultima generazione della Rekord, viene solitamente divisa in due fasi, praticamente la pre-restyling e la post-restyling, ma che nel caso della Monza e della Senator venivano e vengono ancora indicate con le sigle A1 e A2.

Il mese successivo all'avvio della produzione, ossia a giugno, la gamma venne ampliata con l'arrivo del motore da 3 litri alimentato mediante carburatore doppio corpo e con potenza massima di 150 CV. Un anno dopo, alle due varianti di trasmissione già esistenti si aggiunse anche il cambio manuale a 5 marce, anch'esso disponibile a richiesta con sovrapprezzo. Intanto però, vi fu l'avvento della seconda crisi petrolifera del decennio, fatto che comportò nuovi aumenti del prezzo del petrolio e, di riflesso, anche dei carburanti. Per questo, alla Opel si cercò una soluzione, che però arrivò solo nel maggio del 1981, quando il 2.8 di base venne sostituito da un'altra unità a 6 cilindri, ma con cilindrata ridotta a 2490 cm3, alimentazione a iniezione elettronica anziché a carburatore e con potenza scesa da 140 a 136 CV. Queeto aggiornamento fu anche l'occasione per apportare alcune rivisitazioni alla dotazione e all'equipaggiamento. Così, vennero ridisegnati il cruscotto e il volante, venne milgiorato il sistema di ventilazione e esternamente comparvero nuovi retrovisori esterni risagomati e un nuovo spoiler anteriore. Queste ultime due modifiche furono apportate allo scopo di ridurre il Cx.

Restyling 1982
Restyling 1982
Vista posteriore
Vista posteriore

Nel dicembre 1982, in occasione del restyling della Senator, anche la Monza venne ritoccata nel frontale, che cambiava come quello della berlina proponendo gruppi ottici dal disegno più arrotondato, nei paraurti non più in acciaio ma in plastica verniciata in tinta con la carrozzeria e negli interni, completamente rinnovati e arricchiti della scenografica strumentazione digitale. Si arrivò così alla commercializzazione della Monza A2, la cui gamma motori comprendeva solo unità a benzina alimentate a iniezione elettronica e più in dettaglio un inedito 2 litri da 115 CV e le due già note unità a 6 cilindri da 2,5 e 3 litri rispettivamente con potenze massime invariate a 136 e 180 CV.

Nell'agosto del 1983 l'ABS andò ad arricchire la lista optionl, mentre il mese successivo venne introdotta anche la Monza GS/E, basata sempre sulla versione con motore da 3 litri, ma dotata di un kit di carrozzeria che ne rendeva il look più grintoso e attraente e di una taratura più sportiva delle sospensioni. Tale modello era anche caratterizzato da un allestimento interno più ricco, ma anche più sportiveggiante e che comprendeva fra l'altro anche nuovi sedili Recaro. Proprio la GS/E venne ulteriormente arricchita nel febbraio 1984 con l'arrivo di una nuova strumentazione a cristalli liquidi. Nel settembre dello stesso anno, il motore da 2 litri venne sostituito da una nuova unità di pari potenza, ma con cilindrata salita a 2197 cm3 e un miglior apporto di coppia motrice. Nello stesso periodo, il motore da 2,5 litri venne rivisitato e la sua potenza salì a 140 CV. Con l'arrivo di questi due modelli mutò anche il criterio di denominazione, con la "i" che andò a sostituire la "E" in tutta la gamma. Quindi, per esempio, da 2.0 E e 2.5 E si passò a 2.2i e 2.5i. Stesso discorso anche per la versione dotata del motore da 3 litri, che divenne 3.0i. Quest'ultima versione, a partire dal settembre 1985 fu provvista del catalizzatore e la sua potenza subì un sensibile calo fermandosi ad appena 156 CV. Fu l'ultimo aggiornamento alla gamma della Monza, che nel giugno del 1986 venne tolta di produzione. Fu l'ultima coupé di fascia alta della casa di Rüsselsheim: non ve ne saranno più altre. Nel 1989 verrà introdotta la Calibra, certamente molto affascinante e moderna nelle sue linee ma appartenente a un segmento di mercato inferiore.


Tabella riepilogativa


Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche relative alla gamma della Opel Monza:

Opel Monza (1978-86)
Modello Motore Cilindrata Alimentazione Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
Cambio/
N°rapporti
Massa a vuoto
(kg)
Velocità
max
Acceler.
0–100 km/h
Consumo
(l/100 km)
Anni di produzione
2.0 E20EH1956Iniezione elettronica Bosch LE-Jetronic115/5600160/4200Manuale
4 marce
1.33518512"69,412/1982-08/1984
2.2i22E2197115/4800182/26001.33011"58,909/1984-06/1986
2.5 E25E2490Iniezione elettronica Bosch L-Jetronic136/5600185/46001.37019511"11,105-1981-08/1984
2.5iIniezione elettronica Bosch LE-Jetronic140/5200205/4000Manuale
5 marce
20210"59,909/1984-06/1986
2.8 S28H2784Carburatore doppio corpo Solex 4A1140/5200218/3500Manuale
4 marce
1.37519510"11,605/1978-04/1981
3.0 S30H2968150/5200230/34001989"51206/1978-07/1982
3.0i Kat/
GSE Kat
C30LEIniezione elettronica Bosch LU-Jetronic156/5600225/4200Manuale
5 marce
1.3702069"51109/1985-06/1986
3.0 E30EIniezione elettronica Bosch LE-Jetronic180/5800243/4500Manuale
4 marce
1.3752158"511,805/1978-11/1982
Manuale
5 marce
1.37010"612/1982-08/1984
3.0i09/1984-06/1986
3.0 GS/E09/1983-06/1986

Altri usi del nome Monza


La Opel Monza Concept
La Opel Monza Concept

L'Opel Monza non deve essere confusa con altri modelli della GM che portano lo stesso nome:


Note


  1. Opel - Fahrzeug Chronik Band 2, Rainer Manthey / Eckhart Bartels, 2013, Podszun, pagg.81 e 97

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Opel Monza

Der Opel Monza war ein Sportcoupé der seinerzeit zum US-amerikanischen Automobilkonzern General Motors (GM) gehörenden Automobilmarke Opel, das von Februar 1978 bis Juni 1986 gebaut wurde. Es wurde als dreitüriges Coupé vom Opel Senator A abgeleitet und erfuhr auch die gleichen Modellpflegemaßnahmen. Stilistisch lehnte sich der Opel Monza an den ab 1974 gebauten Chevrolet Monza an, was sowohl die Silhouette als auch die breite B-Säule betraf.

[en] Opel Monza

The Opel Monza is an executive fastback coupe produced by the German automaker Opel from 1978 to 1986. It was marketed in the United Kingdom as the Vauxhall Royale Coupé by Vauxhall.[1]

[es] Opel Monza

El Opel Monza es un modelo de automóvil cupé que fabricó la compañía alemana Opel entre 1978 y 1986. Era la versión de dos puertas del Opel Senator, con el cual tenía muchos elementos comunes. Se presentó en 1977 en el Salón del Automóvil de Fráncfort. Tenía dos versiones, la E y la GSE, que incorporaban un motor de 2.969 cm³ que ofrecía 180 CV. El nombre hace referencia a la ciudad italiana de Monza.

[fr] Opel Monza

L'Opel Monza est un coupé produit par Opel de 1978 à 1986. Il remplace la version coupé de l'Opel Commodore.
- [it] Opel Monza



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