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La Charger Daytona è un'autovettura prodotta dalla Dodge nel 1969, dal 2006 al 2009 e dal 2013.

Dodge Charger Daytona
Descrizione generale
Costruttore  Dodge
Tipo principale Coupé
Altre versioni Berlina
Produzione dal 1969
Serie Prima (1969)
Seconda (2006–2009)
Terza (2013–)

La prima Charger Daytona apparteneva alla categoria delle muscle car e fu una versione modificata della Dodge Charger, che era costruita sul pianale B. Il nome del modello deriva da Daytona Beach, che è una città conosciuta per il famoso autodromo Daytona International Speedway. Il circuito citato ospita diverse gare NASCAR, tra cui la Daytona 500. Il primo uso del nome "Daytona" su un modello di autovettura, fu per una versione della Studebaker Lark. Questa Daytona era la versione ad alte prestazioni della Lark, e venne prodotta dal 1963 al 1966. Anche la seconda serie della Charger Dayton era una versione speciale della Charger. A differenza però della generazione precedente, apparteneva alla categoria delle vetture sport ed era basata sul pianale LX del gruppo. La terza serie del modello è stata invece presentata al salone dell'automobile di Los Angeles del 2012.


La prima serie: 1969


Dodge Charger Daytona I
Descrizione generale
Versioni Coupé due porte
Anni di produzione Nel 1969
Dimensioni e pesi
Passo 2972 mm
Altro
Esemplari prodotti 503[senza fonte]
La Dodge Charger Daytona di Buddy Baker
La Dodge Charger Daytona di Buddy Baker

Con il fallimento della Dodge Charger 500 nel 1969 sui tracciati motoristici della lunghezza di un miglio e oltre, la Dodge decise di lanciare un nuovo modello ad altre prestazioni, la Charger Daytona. La nuova vettura era una versione a produzione limitata e ad alte prestazioni della Dodge Charger, che era costruita sul pianale B. La Charger Daytona fu assemblata nell'estate del 1969 con il solo scopo di vincere gare automobilistiche NASCAR. Il modello si aggiudicò la sua prima competizione nello stesso anno, imponendosi all'edizione inaugurale della Talladega 500. Questa vittoria non fu però completa, dato che la gara venne boicottata dai piloti e dalle scuderie maggiori. Nel complesso da Charger Dayton vinse due gare nel 1969 e quattro nel 1970. Per ironia della sorte, la Daytona conquistò la vittoria a Talladega mentre Ford Torino Talladega si impose a Daytona. Il modello successore della Charger Daytona, la Plymouth Superbird vinse invece 8 gare, tutte nel 1970. Per fare un paragone, la Ford Torino Talladega si aggiudicò 29 gare nel 1969, mentre la Mercury Cyclone Spoiler II si impose, nello stesso anno, in 8 gare. La Charger Daytona vinse, in totale ed oltre alle gare conquistate nel 1969 e nel 1970, 22 competizioni NASCAR. Però tutte queste vittorie, tranne una, furono ottenute su tracciati brevi - molti dei quali si correvano ancora su sterrato. Buddy Baker su una Charger Daytona fu il primo pilota partecipante a gare NASCAR a superare la velocità di 200 miglia orarie.

Il modello era una delle quattro "Aero Warriors", cioè una delle quattro vetture specificatamente progettate per le gare NASCAR dalla Dodge, dalla Plymouth, dalla Ford e dalla Mercury (gli altri modelli erano la Plymouth Superbird, la Ford Torino Talladega e la Mercury Cyclone Spoiler II). La Charger Daytona era caratterizzata quindi da modifiche speciali al corpo vettura che comprendevano un'ala stabilizzatrice montata sulla parte posteriore, uno speciale muso affusolato in lamiera che sostituì la tradizionale griglia dal profilo verticale, delle luci posteriori a fascia orizzontale a tutta larghezza, un lunotto a filo con la carrozzeria che ricopriva il tradizionale lunotto incassato della Charger originale, dei parafanghi anteriori e un cofano specifici che vennero modellati sulla base della Charger del model year 1970, delle coperture del montante anteriore in acciaio inossidabile e delle prese d'aria montate sul parafango per il raffreddamento dei freni. La Charger Daytona era costruita sulle specifiche della Charger 500 e quindi era dotata di sospensioni e di freni ad alte prestazioni, ed aveva installato, come motore di serie, un V8 da 7,2 L di cilindrata. 70 esemplari di Charger Daytona, sul totale di 503 modelli prodotti, avevano montato invece un V8 da 7 L.

Le quattro Aero Warriors non corsero per lungo tempo nelle gare NASCAR. Infatti, la loro grande velocità e le loro prestazioni eccezionali portarono l'organizzazione che predisponeva le gare a cambiare i regolamenti, impedendo di fatto ai quattro modelli di partecipare alle competizioni dalla fine del 1970.

Questa prima serie di Charger Daytona è ora molto rara e ricercata dai collezionisti, e raggiunge spesso quotazioni a sei cifre.

La Super Charger IV EL, che somigliava ad un prototipo roadster derivato direttamente dalla Charger Daytona a cui sono stati tolti il tetto e lo spoiler, è comparsa come auto elaborata nel film È tempo di uccidere detective Treck del 1974. In realtà, si trattava di una show car che si basava sulla Charger ma che era aggiornata con un muso simile a quello della Superbird.

Basata sul pianale B della Chrysler, questa serie di Charger Daytona aveva il motore installato anteriormente e la trazione posteriore. Fu disponibile solo con un tipo di carrozzeria, coupé due porte. Prodotta ad Hamtramck, poteva aver installato due tipi di cambio. Il primo era manuale a quattro rapporti, mentre il secondo era il Torqueflite 727 automatico a tre marce.


La Daytona come allestimento: 1976-1977


Dal 1976 al 1977 il nome "Daytona" tornò ad essere associato alla denominazione "Charger", questa volta però come allestimento del modello citato. Il risultato era in sostanza un clone della Chrysler Cordoba. Il pacchetto Daytona comprendeva semplicemente delle decorazioni sulle fiancate e poco altro, e quindi questa Charger Daytona era tutt'altra cosa rispetto al modello prodotto nel 1969[1].


La seconda serie: 2006-2009


Dodge Charger Daytona II
Descrizione generale
Versioni Berlina quattro porte
Anni di produzione Dal 2006 al 2009
Dimensioni e pesi
Lunghezza 5083 mm
Larghezza 1892 mm
Altezza 1478 mm
Passo 3048 mm
Altro
Esemplari prodotti 14.950[senza fonte]

La Dodge Charger è stata reintrodotta nel 2006 insieme alla nuova serie di Charger Daytona. Quest'ultima era una versione del modello a produzione limitata che comprendeva interni sportivi, colori della carrozzeria piuttosto accesi, uno spoiler posteriore ed uno anteriore, una calandra nera e delle scritte identificative oltre che delle decorazioni sul corpo vettura. Erano offerte anche sospensioni ad alte prestazioni, che si regolavano automaticamente in funzione del carico, e delle ruote sportive. Queste ultime avevano degli inserti color antracite. Nel 2008 le scritte identificative e le decorazioni furono modificate. Il motore installato era un V8 da 5,7 L di cilindrata. Quest'ultimo nel 2008 fu dotato di un filtro dell'aria più grande. Divenne di serie anche una marmitta a terminale singolo. Nel 2009 il propulsore fu aggiornato.

Basata sul pianale LX della Chrysler, questa serie di Charger Daytona aveva il motore installato anteriormente e la trazione posteriore. È stata disponibile solo con un tipo di carrozzeria, berlina quattro porte.

Prodotta ad Brampton, in Canada, ebbe in dotazione un solo tipo di cambio, vale a dire un W5A580 automatico a cinque rapporti. Questa serie di Charger Daytona apparteneva alla categoria delle vetture sport.


La Charger Daytona R/T


Una Dodge Charger Daytona R/T
Una Dodge Charger Daytona R/T

Collegata alla seconda serie della Charger Daytona è la Charger R/T. Essenzialmente è una Charger Daytona per cui non sono disponibili i colori accesi della carrozzeria. Nel 2006 il sistema di scarico era singolo, mentre dal 2007 esso è diventato simile a quello della Charger Daytona standard, anche se è meno vistoso. Questa versione possiede inoltre delle decorazioni speciali sulla carrozzeria.


La terza serie: 2013-


Dodge Charger Daytona III
Descrizione generale
Versioni Berlina quattro porte
Anni di produzione Dal 2013
Altro
Esemplari prodotti 2.500[senza fonte]

La terza serie del modello è stata invece presentata al salone dell'automobile di Los Angeles del 2012 per il model year 2013. Possiede un motore V8 da 370 CV di potenza. Sarà assemblata in 2.500 esemplari[2][3] che arriveranno a costare 26.880 dollari.


Gli esemplari prodotti


AnnoProduzionePrezzo base
19695033.993 dollari
200610.00033.380 dollari
20072.90036.090 dollari
20081.65037.065 dollari
200940037.610 dollari
20132.50026.880 dollari

Note


  1. (EN) The CarDomain Obscure Muscle Car Parking Lot: 1977 Dodge Charger Daytona, 1978 – 79 Dodge Magnum and 1979 Chrysler 300, su blog.cardomain.com. URL consultato il 20-05-2013 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2010).
  2. Dodge Charger Daytona 2013: edizione limitata al Salone di Los Angeles 2012, su panorama-auto.it. URL consultato il 21-05-2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2013).
  3. (EN) 2013 Dodge Charger Daytona, su topspeed.com. URL consultato il 21-05-2013.

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[de] Dodge Charger Daytona

Der Dodge Charger Daytona ist ein Sportwagen und Muscle-Car von Dodge. Die erste Generation wurde nur ein Jahr lang, nämlich 1969, produziert. Die zweite Generation wurde erst 2006 wieder aufgenommen und bis 2009 gebaut. Das erste Fahrzeug basierte auf dem 69er Dodge Charger.

[en] Dodge Charger Daytona

Dodge, an American automobile brand, produced three separate vehicles with the name Dodge Charger Daytona, all of which were modified Dodge Chargers. The name is taken from Daytona Beach, Florida, which was an early center for auto racing and still hosts the Daytona 500, one of NASCAR's premier events. The first use of the Daytona name on a car was on a version of the Studebaker Lark. The Daytona was the performance model of the compact Lark and it was produced from 1969 to 1970. The Dodge Charger was made to beat the competition in NASCAR, Americas Premier Racing Series. The Daytona was the first Nascar to ever hit 200 miles per hour which was a large milestone at the time

[es] Dodge Charger Daytona

El Dodge Charger Daytona es un automóvil estadounidense de la marca Dodge. Se produjeron tres vehículos separados con el mismo nombre, los cuales fueron modificados Dodge Charger s. El nombre proviene de Daytona Beach, Florida, que fue uno de los primeros centros de las carreras de autos y aún alberga las Daytona 500, uno de los principales eventos de NASCAR. El primer uso del nombre Daytona en un automóvil fue en una versión del Studebaker Lark. El Daytona fue el modelo de rendimiento del compacto Lark y se produjo entre 1969 y 1970. El Dodge Charger fue creado para vencer a la competencia en NASCAR, Americas Premier Racing Series.
- [it] Dodge Charger Daytona



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