La Fiat 12 HP, anche detta "Fiat 12/16 HP", è un'autovettura costruita dalla FIAT dal 1901 al 1902. Fu progettata dall'ing. Giovanni Enrico, fresco direttore tecnico della casa torinese, in sostituzione dell'ing. Aristide Faccioli.
Con questa automobile la FIAT sperimentò lo schema della trazione posteriore con il motore posizionato anteriormente. Si tratta di un propulsore a quattro cilindri in linea, del tipo biblocco, ovvero formato con l'unione di due entità bicilindriche distinte. La cilindrata è di 3770 cm³[1]. Il cambio era a tre velocità.
Fabbricata in 106 esemplari, assemblati a Torino negli stabilimenti di Corso Dante, fu la prima Fiat esportata. Al momento della presentazione, il prezzo era di ₤ 12.000. Un esemplare venne acquistato dalla Bella Otero che lo utilizzava per seguire le partite di caccia alla volpe nelle campagna romane, durante il suo soggiorno in Italia del 1902.[2]
Alla fine del 1901 fu presentata una versione equipaggiata con un nuovo motore a quattro cilindri che aveva l'alesaggio di 115 mm e la corsa di 180mm. Aveva una cilindrata di 7475 cm³ e sviluppava una potenza di 28 bhp che permetteva alla vettura di raggiungere i 90 km/h di velocità massima.
La "12 HP Corsa"
La vettura ebbe anche una versione da competizione, la Fiat 12 HP Corsa, con lo stesso motore, ma alleggerita dall'assenza dei sedili posteriori. La velocità massima era di 78 km/h. Questa automobile pose fine al dominio della Panhard nelle corse europee. Vinse infatti la Villanova-Bologna (302km) alla velocità media di 35,094km/h.
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