Pur riprendendo le innovazioni stilistiche della 1500 C, la 2800 fu l'ultimo modello sostanzialmente nuovo uscito dalle fabbriche Fiat prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Si racconta che la sua progettazione venne proposta ai vertici Fiat da Benito Mussolini, che voleva un'ammiraglia da contrapporre alle Mercedes-Benz dell'epoca.
Sei vetture furono costruite in versione torpedo a sei posti dagli stabilimenti Farina; entrarono a fare parte del garage di Casa Reale al Palazzo del Quirinale, divenendo le auto di rappresentanza in uso alla famiglia Reale e, nel dopoguerra, dei primi Presidenti della Repubblica.
Due di queste vetture furono usate da re Vittorio Emanuele III e da Pietro Badoglio durante la fuga da Roma alla volta di Pescara[2].
Lo stile e la meccanica
Stilisticamente anticipava nella linea del cofano e nel muso allungato la linea della nuova 1100 che sarebbe uscita l'anno successivo. La meccanica era invece quella standard Fiat del momento completata da un motore da 2852cm³ in grado di sviluppare una potenza di circa 85 CV (circa 62,5kW). Un motore di così grande cilindrata non sarà più nei listini Fiat per molti anni, sino alla presentazione della Fiat 130.
Dal telaio della 2800 vennero anche tratte versioni speciali ad opera dei più noti carrozzieri come Pininfarina e Zagato.
La Fiat 2800 CMC
Fiat 2800 CMC
Descrizione
Tipo
veicolo da collegamento
Costruttore
Fiat
Data impostazione
1939
Utilizzatoreprincipale
Regio Esercito
Sviluppato dal
Fiat 2800
Dimensioni e peso
Lunghezza
4795mm
Larghezza
1 884 mm
Altezza
1 377 mm 1 768 mm con capote chiusa
Peso
1,97t
Capacitàcombustibile
74l
Propulsione e tecnica
Motore
Fiat 2800 MC a benzina, 6 cilindri da 2852cm³
Potenza
85 CV
Trazione
4×2
Prestazioni
Velocità max
155km/h
Autonomia
300km
Pendenza max
25%
Armamento e corazzatura
voci di veicoli militari da trasporto presenti su Wikipedia
Nel 1939 viene introdotta la Fiat 2800 CMC, ovvero Corta Militare Coloniale, impiegata dai comandi del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale. Essa differisce dal modello civile essenzialmente per le dimensioni più compatte, per la carrozzeria più squadrata e spartana e per gli pneumatici maggiorati da 4×18.
La terza auto, «un’Alfa Romeo, trasportava il principe Umberto, un generale e due ufficiali di ordinanza; poi una quarta auto col cameriere del re, Pierino, la cameriera della regina, Rosa, e un po’ di bagaglio; poi una quinta e ultima auto, una Fiat 1500, col generale Puntoni, capo della Reale Casa militare, e due attendenti»: Sergio Lepri, 1943. Cronache di un anno.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии