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La Interceptor è un'autovettura sportiva (coupé o cabriolet) prodotta dalla Jensen Motors tra il 1966 ed il 1976.

Jensen Interceptor
Descrizione generale
Costruttore  Jensen Motors
Tipo principaleCoupé
Altre versioniCabriolet
Produzionedal 1966 al 1976
Sostituisce laJensen C-V8
Esemplari prodotti6.916[senza fonte]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4724 mm
Larghezza1752 mm
Passo2667 mm
Massa1680 kg
Altro
StileCarrozzeria Touring

La genesi


Nel 1964 con l'uscita di produzione ormai prossima (sarebbe cessata nel 1968) dell'Austin-Healey 3000, assemblata dalla Jensen, e la perdita, per problemi di qualità, della commessa di costruzione della Volvo P1800, la casa britannica aveva la necessità di un modello da produrre su una scala simile, che ridesse, al contempo, prestigio alla marca sostituendo l'anziana C-V8.

Il disegno del nuovo modello, su pianale progettato dalla Jensen, venne inizialmente affidato, nel 1964, alla Carrozzeria Touring di Milano che, tuttavia, dovette rinunciare all'incarico a causa dei suoi impegni con l'Alfa Romeo. Nel 1965 il progetto passò alla Vignale di Torino, che sviluppò stilisticamente i bozzetti della Touring e realizzò anche i prototipi. La Vignale presentò due varianti: una coupé con portellone posteriore e lunotto a "cupola" e una cabriolet, derivata dalla coupé, ma più classica ed elegante. La scelta dei vertici Jensen cadde sulla prima.


La Mk I (1966-1968)


La Mk I venne svelata per la prima volta al 51º Salone di Londra del 1966. Per motorizzare la vettura venne confermata la scelta del V8 Chrysler, già visto sulla precedente C-V8 e su modelli di altre piccole case inglesi (come la Bristol 411). Il motore americano da 6276 cc aveva testate e basamento in ghisa, 1 solo albero a camme centrale, 1 carburatore quadricorpo Carter AFB ed era capace di 325 CV.

Dal punto di vista tecnico la grossa coupé inglese (era lunga 477 cm, larga 175 cm e dotata di un passo di 267 cm), era tradizionale e innovativa: trazione posteriore, retrotreno ad assale rigido, con ammortizzatori variabili Armstrong Selectaride, balestre semiellittiche e barra Panhard, trasmissione automatica Chrysler Torqueflite a 3 marce eccettuate 22 auto fornite di cambio meccanico a 4 rapporti, solo su questa serie, differenziale autobloccante Power Lock della Salisbury e sterzo (a cremagliera) privo di servocomando. Raffinato e moderno l'impianto frenante con 4 dischi e servofreno.

La pesante (1680 kg) gran turismo inglese, rifinita all'interno con materiali pregiati come pelle e inserti in radica di noce per sedili, pannelli delle portiere e cruscotto, toccava i 214 km/h.

Nel 1968 la Jensen ruppe ogni schema presentando la Interceptor FF, dotata di trazione integrale permanente con differenziale centrale Ferguson (FF stava, appunto, per Ferguson Formula). La coppia era ripartita al 63% al posteriore e al 37% all'anteriore. Il motore era lo stesso della versione a trazione posteriore, ma a causa del maggior peso (1830 kg) le prestazioni erano inferiori (210 km/h). Il passo venne incrementato di 76 mm per salvaguardare l'abitabilità interna. Cambiarono anche i freni: I dischi anteriori divennero autoventilati, (mentre dietro rimanevano "pieni") e veniva adottato un sistema antibloccaggio Dunlop Maxaret, antesignano dei moderni sistemi ABS. Naturalmente al momento del lancio la versione FF suscitò molto scalpore: si trattava della prima autovettura a trazione integrale non fuoristrada prodotta in (sia pur piccola) serie.

Della Mk1 vennero prodotti in totale 1.024 esemplari.


La Mk II (1969-1971)


Nel 1969 la Interceptor venne ristilizzata nel frontale (mascherina e altri particolari minori) e negli interni (con modifiche di dettaglio). Con l'occasione, grazie ad un nuovo carburatore, la potenza crebbe a 330 CV, mentre i freni anteriori vennero dotati di dischi autoventilati (quelli posteriori rimanevano a dischi '"pieni'). Le stesse modifiche estetiche e al motore vennero apportate anche alla versione a trazione integrale FF.

Della Mk 2 ne vennero prodotti 1.128 esemplari.


La Mk III (1971-1976)


La Jensen Interceptor Mk 3
La Jensen Interceptor Mk 3

Nel 1971 una serie di miglioramenti interni (nuovi sedili, migliore dotazione di accessori), esterni (nuovi cerchi in lega e altri particolari) e tecnici diedero vita alla MK 3. Dal punto di vista meccanico si segnalavano l'adozione di dischi posteriori autoventilanti e la disponibilità di un motore di cilindrata maggiorata a 7206 cm³ (385 CV, 230 km/h), accanto al solito 6286 cm³, la cui potenza scendeva, però, a 300 CV (210 km/h). Con la serie Mk 3 non venne più proposta la raffinata versione FF a 4 ruote motrici. Le Interceptor Mk3 uscirono di listino nel 1976, quando la Jensen chiuse i battenti.

Tra il 1971 e il 1973 vennero prodotte 2.477 vetture mentre nei tre anni successivi, in cui era in vendita anche la versione cabriolet, la produzione fu di 1.779 esemplari.


La Mk 3 Cabriolet (1974-1976)


Nel 1974 venne ripreso (senza modifiche rilevanti) l'iniziale progetto di cabriolet e proposta, sia in Europa che in USA, la Interceptor Mk3 Cabriolet (con motore di 6286 o 7206 cm³). Nel tentativo di ampliare la gamma senza modifiche sostanziali sulla base della convertibile venne proposta una diversa versione coupé della Interceptor che consisteva in una versione con Hardtop fisso della cabriolet. Questa versione coupé non raggiunse il successo sperato, solo 54 esemplari, e non venne mai più replicata. La produzione cessò nel 1976.


La S4


Nel 1987 ci fu un breve tentativo di riportare in produzione la Interceptor. Sostanzialamente invariata nella linea la S4 venne proposta nelle versioni coupé e cabriolet ed era dotata di un motore V8, sempre di derivazione Chrysler, da 5898 cm³ per una potenza nominale di 243 CV ma variabile dai 188 CV della versione a carburatore quadricorpo e con catalizzatore, ai 280 CV del tipo ad iniezione senza catalizzatore.


La S


Nel 2011 la Jensen International Automotive, in collaborazione con la Carphone Warehouse, ha ricominciato la produzione della Interceptor. Tale versione, denominata S, mantiene inalterato il design interno ed esterno delle precedenti versioni, ma aggiorna la componente meccanica con l'introduzione di sospensioni indipendenti posteriori di origine Jaguar, di un impianto frenante AP Racing e di un nuovo motore Chevrolet LS3 da 430 cv di potenza gestito da un cambio automatico che fa accelerare la vettura da 0 a 100 km/h in 4.5 secondi, con velocità massima di 270 km/h. Il peso è stato ridotto di 400 kg rispetto ai modelli precedenti.[1]


Dati produttivi e scheda tecnica


In totale sono state prodotte 6408 Interceptor coupé (di cui 263 in versione FF a trazione integrale) e 508 Interceptor Cabriolet.

Caratteristiche tecniche - Jensen Interceptor Mk II
Configurazione
Carrozzeria: CoupéPosizione motore: anteriore longitudinaleTrazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4775 × 1753 × 1346Diametro minimo sterzata: 11.6 m
Interasse: 2667 mmCarreggiate: anteriore 1425 - posteriore 1445 mmAltezza minima da terra: 140 mm
Posti totali: 4Bagagliaio:Serbatoio: 91 l.
Massea vuoto: 1558 kg
Meccanica
Tipo motore: V8 a 90° basamento e testate in ghisaCilindrata: (alesaggio x corsa 107,9 x 85,8 mm) 6276 cm³
Distribuzione: aste e bilancieri, 2 valvole in testa per cilindro, 1 albero a camme nel basamento al centro della V mosso da catenaAlimentazione: 1 carburatore quadricorpo invertito Carter tipo AVS4682SA
Prestazioni motore Potenza: 330 CV (SAE) a 5000 giri al minuto / Coppia: 58,7 kgm (SAE) a 2800 giri al minuto
Accensione: a bobina e spinterogenoImpianto elettrico: 12V
Frizione: -Cambio: automatico Torqueflite, convertitore di coppia e treni epicicloidali a 3 rapporti + RM
Telaio
Sterzo a cremagliera con servosterzo
Sospensioni anteriori: ruote indipendenti, quadrilateri deformabili, molle elicoidali, barra stabilizzatrice, ammortizzatori telescopici / posteriori: ponte rigido De Dion, balestre semiellittiche, ammortizzatori telescopici
Freni anteriori: a disco / posteriori: a disco, circuito sdoppiato con servofreno
Pneumatici ER70 x VR15
Prestazioni dichiarate
Velocità: 217 km/hAccelerazione: 0-80 Km/h 5 sec.
Consumi 16,6 lt. x 100 Km
Fonte dei dati: Catalogo mondiale dell'automobile 1971

Note


  1. Jensen Interceptor S, su autoblog.it. URL consultato il 20 marzo 2014.

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[de] Jensen Interceptor

Der Jensen Interceptor war ein Sportwagen der GT-Klasse, den der britische Automobilhersteller Jensen zwischen 1966 und 1976 baute. Die Bezeichnung Interceptor (Deutsch: Abfangjäger) hatte Jensen bereits 1950 für einen Vorgänger verwendet, der heute meist als „Early Interceptor“ bezeichnet wird. Der Interceptor bildete die Basis für den Jensen SP und für das allradgetriebene Modell Jensen FF.

[en] Jensen Interceptor

The Jensen Interceptor is a grand touring car which was hand-built at the Kelvin Way Factory in West Bromwich, near Birmingham in England, by Jensen Motors between 1966 and 1976. The Interceptor name had been used previously by Jensen for the Jensen Interceptor made between 1950 and 1957 at the Carters Green factory. Jensen had extensively used glass-reinforced plastic for the fabrication of body panels in the preceding two decades, but the new Interceptor saw a return to a steel body-shell. The body was designed by an outside firm, Carrozzeria Touring of Italy, rather than the in-house staff. The early bodies were built in Italy by Vignale, before Jensen took production in house, making some subtle body modifications.

[es] Jensen Interceptor

El Jensen Interceptor es un automóvil deportivo de la clase gran turismo. El coche fue construido a mano en la Factoría de Kelvin Way, en West Bromwich, cerca de Birmingham en Inglaterra por Jensen Motors entre 1966 y 1976. El nombre Interceptor ya había sido utilizado anteriormente por Jensen para un modelo producido entre 1950 y 1957 en la fábrica de Carters Green. Jensen había utilizado ampliamente plástico reforzado con fibra de vidrio para la fabricación de paneles de la carrocería en las dos décadas anteriores, pero el nuevo Interceptor volvió a tener chasis y carrocería de acero, esta última diseñada por una empresa externa, Carrozzeria Touring de Italia, en lugar de recurrir al personal de la casa. Los primeros chasis eran de fabricación italiana, construidos por carrocerías Vignale, antes de que Jensen comenzase la producción por sí misma (con ligeras modificaciones) en West Bromwich.

[fr] Jensen Interceptor

La Jensen Interceptor est une voiture sportive de type GT. Remplaçante de la Jensen C-V8, elle a été produite par le constructeur Jensen Motors dans l’usine de Kelvin Way à West Bromwich, à proximité de Birmingham, en Angleterre. Il s’agit de la seconde génération de ce modèle, après la Jensen Interceptor produite dans les années 1950. Le design a été réalisé par l’entreprise italienne Carrozzeria Touring.
- [it] Jensen Interceptor

[ru] Jensen Interceptor

Jensen Interceptor — британский спортивный автомобиль класса GT. Полноприводная версия этой модели, с названием Jensen FFruen, считается первой серийной машиной в мире (и первым серийным спорткаром в частности), в которой полный привод применялся не для повышения проходимости, а для улучшения ходовых качеств на дорогах с твёрдым покрытием[1][2][3][4].



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