La Citroën C1 è una piccola vettura di segmento A prodotta dalla Casa francese Citroën dal 2005 al 2021.
Citroën C1 | |
---|---|
![]() | |
Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Superutilitaria |
Produzione | dal 2005 al 2021 |
Sostituisce la | Citroën Saxo |
Euro NCAP (2005[1]) | ![]() |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3435 mm |
Larghezza | 1630 mm |
Altezza | 1465 mm |
Passo | 2340 mm |
Massa | da 790 a 890 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Kolín, Repubblica Ceca |
Altre antenate | Citroën Visa Citroën AX |
Stessa famiglia | Peugeot 107 Toyota Aygo |
Auto simili | Chevrolet Matiz e Spark Daihatsu Cuore Fiat Panda Ford Ka Kia Picanto Hyundai Atos e i10 Nissan Pixo Peugeot 107 Renault Twingo Suzuki Alto Toyota Aygo VW Fox |
Nel 2014 ne è stata presentata la seconda serie[2].
Progettata e sviluppata dal gruppo PSA in collaborazione con la Toyota, e presentata all'inizio del 2005 al Salone dell'automobile di Ginevra, la C1 è stata sviluppata in badge engineering insieme alle due gemelle che ne sono derivate, ossia la Peugeot 107 e la Toyota Aygo. Come le sue sorelle, la C1 viene prodotta negli stabilimenti TPCA di Kolín, nella Repubblica Ceca.
La C1 non è erede di un modello precedente in particolare: la Citroën Saxo che rappresentava fino a poco tempo prima la base della gamma Citroën, era infatti già stata sostituita da ben due modelli, la C2 e la C3. La C1 poteva però rappresentare un'alternativa moderna alla più piccola delle Saxo, ossia la Saxo Mille, per chi voleva una piccola vettura non oltre il litro di cilindrata.
La C1 ha esordito a Ginevra nel marzo 2005: durante l'estate dello stesso anno, è stata anche oggetto di una grande campagna pubblicitaria, che ha visto come scenario la città di Riccione, sulla riviera adriatica.
Contemporaneamente all'entrata in scena della C1, dopo una trattativa, la BMW procedette all'interruzione della produzione della motocicletta che poteva creare problemi di omonimia, la BMW C1.
Esteticamente la C1 è identica alle altre due vetture, eccezion fatta per alcuni particolari, come il disegno dei fari anteriori e posteriori, il paraurti anteriore e il profilo del padiglione posteriore. Alcune differenze con le altre due "sorelle" si hanno nelle dotazioni, leggermente differenti l'una dall'altra.
Disponibile con carrozzeria due volumi a 3 o 5 porte, la Citroën C1 mantiene quindi il corpo vettura a due volumi dalle forme arrotondate già presente nelle altre due vetture. Da queste si differenzia per i fari anteriori di forma ovoidale, più tondeggianti rispetto a quelli della 107, e per quelli posteriori, decisamente differenti rispetto a quelli della Aygo, più simili a quelli triangolari della 107, ma che a differenza di questi ultimi utilizzano plastiche trasparenti in luogo di quelle rosse. La C1 è omologata per 4 posti: in rapporto alle piccole dimensioni da citycar, l'abitabilità è buona, persino per chi viaggia dietro. Il posto guida è caratterizzato dal simpatico disegno della strumentazione, con il tachimetro in posizione principale e il contagiri in posizione separata, più in alto, e collegata al tachimetro mediante un piccolo braccetto. Non mancano vari portaoggetti per rendere più pratico l'utilizzo della vettura. Il vano bagagli offre una capienza di 139 litri, che possono aumentare a 751 abbattendo lo schienale.
Strutturalmente identiche fra loro, le tre vetture nate dalla joint-venture TPCA, montano soluzioni classiche per la base meccanica, a partire dall'avantreno MacPherson, passando per il retrotreno a ruote interconnesse con assale torcente. Molle elicoidali e ammortizzatori telescopici completano il quadro delle sospensioni. Stesso discorso per l'impianto frenante, che è di tipo misto, cioè prevede dischi all'avantreno e tamburi al retrotreno. L'ABS è di serie, così come il ripartitore elettronico di frenata (EBD).
Come le due "sorelle", la C1 è disponibile al suo esordio con due motori:
L'unità a benzina è di origine Daihatsu, da anni nell'orbita della Toyota, ed è lo stesso progettato per la versione 2005 della Sirion, mentre il 4 cilindri a gasolio è stato realizzato dal gruppo PSA in collaborazione con il gruppo Ford. Questi propulsori, in grado di erogare rispettivamente 68 e 54 CV, brillano soprattutto per la loro economia. Quanto alle prestazioni, sono tipiche di una city-car: 157 km orari di velocità massima per la versione a benzina e 154 km orari per la versione a gasolio. Normalmente la vettura monta un cambio manuale a 5 marce, ma era disponibile anche un cambio robotizzato 2-Tronic a 5 rapporti.
Come la 107 e la Aygo, grazie anche alla sua agilità e alle sue dimensioni ridotte (3,43 m di lunghezza), il territorio ideale per questa vettura è la città, anche se non disdegna percorsi extraurbani e autostradali, ovviamente senza pretendere troppo dalle prestazioni dei suoi propulsori, nati per un impiego quasi esclusivamente cittadino.
Al suo esordio la C1 era disponibile in quattro livelli di allestimento, i cui nomi erano giochi di parole con la denominazione stessa della vettura:
Autoradio e climatizzatore sono però disponibili a pagamento anche per l'allestimento AMIC1.
La carriera della C1, così come quella delle altre due vetture gemelle, non subisce molti aggiornamenti, anzi: durante i primi tre anni non si hanno novità di rilievo alla gamma, se si escludono alcuni nuovi allestimenti via via introdotti nel corso degli anni. Per esempio, nel 2006 venne introdotto l'allestimento denominato Pinko, riservato solo al pubblico femminile italiano e solo alle versioni 5 porte, e che prevedeva degli interni con inserti cromati, nuovi tappetini personalizzati e un beauty-case di accessori femminili, oltre che la vernice metallizzata (solo grigio perla, antracite o nero). Nello stesso periodo la scuola di design Espera realizzò una versione GT della C1. Tale modello era dotato di un nuovo body kit sportivo e di un impianto frenante derivato dalla Citroën Xsara WRC. Gli pneumatici BF Goodrich avvolgevano cerchi OZ Superleggera da 19". L'apertura delle porte è stata modificata nella configurazione ad ala di gabbiano. Il propulsore era un 4 cilindri dalla potenza di 125 CV derivato dalla C2 VTS.[3]
Nel 2007, invece, sono arrivati tre nuovi allestimenti che si sono affiancati a quelli già esistenti:
Nel novembre 2008 arriva il restyling della C1, consistente nel ridisegnamento dello scudo paraurti anteriore, in alcuni aggiornamenti alla coda e in alcune novità negli interni, con nuovi tessuti di rivestimento. Motoristicamente viene introdotta la tecnologia Airdream, che consente di limare leggermente i consumi e le emissioni nocive[4].
Nel 2009 i livelli di allestimento vengono ulteriormente rivisti con l'eliminazione degli allestimenti BAC1, Doppio Tetto, Audace e Sport, in favore dei livelli di allestimento Pulp e Pulp Techno. Nel 2010, invece, viene tolta di produzione la motorizzazione a gasolio, lasciando in listino solo la motorizzazione da un litro a benzina.
Verso la fine del 2011 hanno cominciato ad apparire i primi rendering relativi all'erede della C1, ma per la piccola Citroën la carriera non era ancora giunta al termine: nel gennaio 2012, infatti, al Salone dell'automobile di Bruxelles, è stata presentata una C1 nuovamente aggiornata nell'estetica. Si è trattato del secondo restyling per l'utilitaria francese, avvenuto in contemporanea con la “sorella” 107. A beneficiare dell'aggiornamento è stato specialmente il frontale, con un nuovo scudo paraurti ancor più aggressivo e suddiviso in tre parti, il cofano ridisegnato e l'arrivo delle luci a led disposte verticalmente (sono orizzontali nella 107). Invariata la gamma motori, sempre costituita dal piccolo tricilindrico da 1 litro.
Durante il 2013 non si sono avute novità di rilievo, mentre all'inizio dell'anno seguente, in alcuni mercati la C1 è stata proposta solo con carrozzeria a 5 porte. Ma già in primavera la vettura è scomparsa dai listini per far spazio alla seconda generazione della C1, presentata al Salone di Ginevra dello stesso anno.
Per quanto riguarda la sicurezza automobilistica, la C1 è stata sottoposta più volte ai crash test dell'Euro NCAP ottenendo la valutazione di 4 stelle nel 2005[1], 3 stelle nel 2012[5] e nuovamente 4 stelle nel 2014[6].
Modello | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza CV/rpm |
Coppia Nm/rpm |
Cambio/ N° rapporti |
Massa a vuoto (kg) |
Velocità max (km/h) |
Acceler. 0–100 km/h |
Consumo (l/100 km) |
Emissioni CO2 (g/km) |
Anni di produzione |
C1 1.0 | 1KR-FE | 998 | 68/6000 | 93/3600 | M/5 | 790 | 157 | 13"7 | 4,6 | 109 | 2005-14 |
C1 1.4 HDi | DV4TD | 1398 | 54/4000 | 130/1750 | 880 | 154 | 15"6 | 4,1 | 2005-10 |
Altri progetti
![]() |