La Maserati GranTurismo è un'autovettura coupé prodotta dalla casa automobilistica italiana Maserati a partire dal 2022.
Maserati GranTurismo II | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Coupé |
Produzione | dal 2022 |
Sostituisce la | Maserati GranTurismo |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4959 mm |
Larghezza | 1957 mm |
Altezza | 1353 mm |
Passo | 2930 mm |
Massa | da 1795 a 2260 kg |
Altro | |
Progetto | Klaus Busse |
Stile | Klaus Busse |
Stessa famiglia | Alfa Romeo Stelvio Maserati Grecale |
Auto simili | BMW M8 Aston Martin Vantage (2018) Bentley Continental GT |
Presentata in veste prototipale ad inizio aprile 2022 durante il GP di Formula E a Roma da Carlos Tavares[1], la versione definitiva ha esordito in anteprima il 21 agosto 2022[2] durante il Concorso d'eleganza di Pebble Beach[3] in California nella versione elettrica denominata Folgore[4]. Della vettura, in seguito il 14 settembre, sono state diffuse alcune immagini e caratteristiche tecniche della variante con motore a scoppio[5], per poi essere presentata in veste definitiva nella versione alimentata a benzina il 3 ottobre 2022.[6]
La vettura, la cui progettazione è iniziata nel 2017, viene realizzato sulla evoluzione della piattaforma Alfa Romeo Giorgio declinata in versione Sport, cui sono state apportate pesanti modifiche per l'installazione del sistema d'alimentazione e propulsione elettrico.[7] La scocca fa largo impiego d'alluminio, con l'utilizzo di magnesio e acciai altoresistenziali per gli elementi strutturali. Il bilanciamento dei pesi si attesta al 52% all’anteriore e al 48% al posteriore; nello specifico, nelle varianti con il motore termico, l'auto ha una massa in ordine di marcia pari a 1795 kg contro i 1880 kg della precedente GranTurismo con motore V8. Grazie al posizionamento del motore V6 che ha ingombri inferiore rispetto al V8 e del differenziale anteriore, che non sono collocati in sovrapposizione l'uno sull'altro come avviene di solito, ma bensì sono posti sullo stesso piano, portando all'allungamento dello sbalzo anteriore a 949 mm; così facendo i progettisti hanno potuto collocare il V6 più in basso, riducendo il baricentro della vettura e migliorando la tenuta di strada. La carrozzeria ha un coefficiente di resistenza aerodinamica paro a 0,28 per la versione a benzina, mentre su quella elettrica scende a 0,26.
Lo schema sospensivo comprende davanti un quadrilatero a doppio braccio oscillante, mentre dietro c'è un multilink. Non sono presenti molle meccaniche, bensì elementi pneumatici a controllo elettronico dello smorzamento, che sfruttano la compressione del gas per replicare il comportamento elastico e smorzante.
Mentre la GranTurismo di prima generazione utilizzava un motore Ferrari aspirato con architettura V8 abbinato alla trazione posteriore, la seconda generazione monta due propulsori, uno elettrico e uno endotermico a benzina con architettura V6 biturbo derivato dalla Maserati MC20 e dalla Grecale Trofeo denominato Nettuno.
Questo motore, dalla cilindrata di 3 litri (2992 cm³), è disponibile in due versioni e step di potenza: la Modena da 490 CV a 6500 giri/min e 600 Nm di coppia 600 Nm a 3000 giri/min e la Trofeo da 550 CV e 650 Nm di coppia tra i 2500 ed i 5500 giri/min, abbinato entrambi ad un cambio automatico a 8 marce e alla trazione integrale permanente.
Strutturalmente a livello tecnico conserva l'angolo tra le bancate di 90° ma rispetto a quello della MC20 la lubrificazione è a carter umido, con alessggio di 88 e corsa di 82 mm e un rapporto di compressione di tutto pari a 11:1. La testata è dotato di un sistema a doppia candela e ad accensione con precamera, mentre l'alimentazione avviene mediante due turbocompressori e da un sistema a iniezione diretta e indiretta di carburante attraverso due iniettori per cilindro, per un totale di dodici. Sulla GranTurismo è presente un sistema di disattivazione dei cilindri, che spegne un’intera bancata in alcune fasi di guida a basso carico facendolo lavorare a 3 cilindri e la cui particolarità sta nella disattivazione anche della relativa catena di distribuzione, grazie a un sistema di punterie idrauliche collassabili.
Il rapporto potenza-peso è di 0,27 CV/kg per la Modena e 0,31 CV/kg per la Trofeo.
A livello prestazionale, la Modena copre lo 0 a 100 km/h in 3,9 secondi e arriva ad una velocità massima di 302 km/h, mentre la Trofeo migliora il tempo di accelerazione impiegando 3,5 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e toccando una punta massima di 320 km/h.
La versione elettrica denominata Folgore, invece, è dotata di tre motori elettrici a magneti permanenti che erogano rispettivamente 300 kW ciascuno, di cui uno posto sotto il cofano anteriore mentre gli altri due trovano posto sotto il vano bagagli posteriore; complessivamente, tutti i motori erogano assieme una potenza di picco nominale di circa 1200 CV, ma la potenza realmente disponibile a regime è di 761 CV e la coppia di 1350 Nm. Inoltre c'è anche una funzione chiamata "MaxBoost", che temporaneamente incrementa la potenza a 830 CV.
I motori elettrici sono alimentati da una batteria agli ioni di litio posizionata sotto il pavimento e il tunnel centrale con una capacità lorda di circa 92,5 kWh, di cui quella realmente utilizzabile è di 83 kWh. Il peso, a causa di ciò arriva a 2260 kg. La batteria può essere ricaricata da una presa a 270 kW alla tensione di 800 V, oppure a 50 kW con una tensione di 400 V. Lo 0 a 100 km/h viene coperto in 2,7 secondi e lo 0-200 in 8,8, mentre la velocità massima è di 320 km/h, con autonomia stimata di circa 450 km.[8]
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