La Ford Mondeo è un modello di autovettura appartenente al segmento D prodotta dalla casa automobilistica statunitense Ford dal 1993 e giunta alla quinta serie.
Ford Mondeo | |
---|---|
Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Berlina |
Altre versioni | Station wagon |
Produzione | dal 1993 |
Sostituisce la | Ford Sierra |
Serie | Prima 1993-2000 Seconda 2000-2007 Terza 2007-2014 Quarta 2014-2022 Quinta 2022- |
Altre caratteristiche | |
Altre antenate | Ford Taunus e Ford Cortina |
Della stessa famiglia | Ford Cougar Ford Fusion (America) |
La prima serie venne aggiornata nel 1996, mentre la seconda generazione venne presentata nel 2000, la terza nel 2007 e la quarta nel 2014. Nel 2022 ne è stata presentata una nuova serie, destinata esclusivamente al mercato cinese.
Ford Mondeo I | |
---|---|
![]() | |
Descrizione generale | |
Versioni | Berlina |
Anni di produzione | dal 1993 al 2000 |
Euro NCAP (1997[1]) | ![]() |
Premio Auto dell'anno nel 1994 | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | fino al 1996: da 4481 a 4631 mm
dal 1996: da 4556 a 4671 mm |
Larghezza | 1749 mm |
Altezza | da 1372 a 1391 mm |
Passo | 2704 mm |
Massa | da 1215 a 1616 kg |
Altro | |
Auto simili | Audi 80 ed A4 BMW Serie 3 Citroën Xantia Honda Accord Mercedes-Benz Classe C Nissan Primera Opel Vectra Peugeot 405 e 406 Renault Laguna Toyota Carina e Avensis Volkswagen Passat |
![]() |
Anche se le immagini ufficiali vennero pubblicate alla fine del 1992, la Mondeo venne lanciata nel marzo 1993, con una presentazione al Salone dell'automobile di Ginevra.[2] Disponibile come quattro porte, cinque porte berlina e station-wagon, veniva prodotta nello stabilimento belga di Genk.
Intesa come una vettura globale, rimpiazzò la Ford Sierra in Europa, la Ford Telstar in gran parte dell'Asia e in altri mercati, mentre la Contour e la Mercury Mystique rimpiazzarono la Ford Tempo e la Mercury Topaz nel Nord America. Diversamente dalla Sierra, la Mondeo è una vettura a trazione anteriore, con rare versioni a trazione integrale. Il design della berlina fu affidato al britannico John Oldfield apartire dal 1986 e costò alla Ford 6 miliardi di dollari, risultando uno dei progetti automobilistici più costosi.
La Mondeo fu talmente importante che venne condivisa da Europa e Nord America. Il suo nome in codice durante lo sviluppo era: CDW27 stante a significare i segmenti a cui apparteneva (C e D) e che era una "World Car".
La vettura venne lanciata nel mezzo di tempi turbolenti per Ford Europe, quando la divisione stava perdendo milioni di dollari ogni anno. La quarta generazione della Escort e della Orion del 1990 erano la sintesi di ciò che era la filosofia del taglio dei costi di produzione e di vendita dei modelli a prezzi elevati. Questo concetto divenne dannoso per la Ford che si ritrovò a vendere modelli con guidabilità leggermente sotto gli standard. Molti acquirenti stavano già optando per la concorrenza, quindi il futuro della Ford Europe era in ballo. Fu proprio la Mondeo a risollevarne in parte le sorti. Nel 1993, quando fu presentata, era l'unica auto della sua categoria con airbag per il guidatore di serie. Questa grande attenzione alla sicurezza automobilistica, sia attiva sia passiva, decretò il suo successo e le valse il premio di "Auto dell'anno 1994".
Anche se venne pensata come modello mondiale, esteticamente la Mondeo condivideva con la Contour solo i finestrini, gli specchietti retrovisori e le maniglie delle portiere. Persino gli interni erano molto differenti. Il progetto CDW27 quindi non risultò essere un vero progetto mondiale, anche se comuni erano il pianale e lo schema delle sospensioni.
Una vasta porzione dei capitali vennero utilizzati per ricercare un nuovo design che non condivideva quasi niente con la Ford Sierra. Uno degli obiettivi della casa dell'ovale era quello di avere uno spazio interno più ampio, mantenendo però le dimensioni esterne quasi inalterate. Come prima conseguenza è stata abbandonata la trazione posteriore, in favore di quella anteriore, che permette di realizzare un abitacolo più spazioso. In particolare grazie all'impiego di motori disposti trasversalmente, il cofano anteriore risulta più corto di circa 20cm rispetto a quello della Sierra. Nonostante la lunghezza fosse rimasta pressoché analoga a quella del modello precedente, il passo cresceva di circa 10cm e la larghezza di 5cm. La linea esterna è poi decisamente moderna per l'epoca, con forme arrotondate tipiche delle autovetture degli anni Novante. Il cofano corto e ribassato, le grandi superfici vetrate a filo con la carrozzeria e la coda capiente, contribuiscono poi a creare un abitacolo confortevole e spazioso. Gli interni, inoltre, erano ben curati, caratterizzati da velluto, bracciolo con reparto porta Cd e cassette, antifurto, finestrini e specchietti elettrici, sedili posteriori ribaltabili. I modelli di alta gamma avevano i sedili in pelle, computer di bordo, tettuccio elettrico, cambia CD e cerchi in lega.
Nel 1995 la Ford Mondeo venne aggiornata sulla sicurezza: possedeva airbag frontali, barre side-impact, cinture di sicurezza, ABS di serie (sui modelli di fascia alta). Altre caratteristiche includevano sospensioni auto-livellanti (top modelli station wagon), controllo di trazione (versioni V6 e 4WD) frangivento termoriscaldato. Sempre nel 1995 vennero introdotti fari anteriori modificati con lampade H7 in luogo delle precedenti H1 e furono eliminati i vetrini in plastica all'interno dei fari, problematici a causa della forte tendenza a ingiallire dopo breve tempo. Altre modifiche poco visibili del 1995 riguardano il cablaggio elettrico del vano motore.
Utilizzando una piattaforma completamente nuova, la Mondeo presentava trasmissioni manuali e automatiche (con funzioni elettroniche "Sport" ed "Economy") e sospensioni sofisticate. Tale piattaforma consentiva non solo l'alloggiamento di motori a 6 cilindri, ma anche la possibilità di realizzare versioni a trazione integrale (disponibile per alcuni anni solo nella versione 2.0 a benzina). Per poter ospitare tali organi meccanici, però il tunnel centrale è caratterizzato da dimensioni notevoli, che penalizzano lo spazio per le gambe per i passeggeri posteriori, e tale caratteristica, per economie di progetto, riguarda anche le versioni a trazione anteriore. Oltre alla nuova piattaforma, la Mondeo utilizzò anche i nuovi motori Zetec, visti per la prima volta nel 1991 in una versione revisionata della Ford Escort. Vennero utilizzate tre versioni del 16 valvole Zetec: il 1.6 da 90 CV, il 1.8 da 115 CV e un nuovo 2.0 da 136 CV.
Un'alternativa ai motori Zetec fu l'Endura-D 1.8 turbodiesel. Questo motore aveva origini nel vecchio 1.6 diesel utilizzato nella Fiesta, e di conseguenza non si è dimostrato all'altezza rispetto ad altri diesel europei del tempo come quelli prodotti da Peugeot, rispetto ai quali le prestazioni risultano modeste.
Un motore meno popolare venne introdotto nel 1994: era il 2.5 litri 24 valvole V6 Duratec da 170 CV; utilizzato inizialmente dalla cugina nordamericana, la Ford Contour, era caratterizzato dalla capacità di utilizzare a basso numero di giri solo 6 valvole di aspirazione, mantenendone invece 12 per lo scarico. I consumi erano ragionevoli. Questo motore venne usato anche per lanciare la nuova gamma sportiva ST con l'ST24 nel 1997. La potenza massima del motore rimase a 170 CV, la stessa degli altri motori 2.5, ma la ST aveva cerchi in lega da 16" e il bodykit RSA (Rally Sport Appearance) di serie. Il bodykit poteva essere eliminato su ordinazione. Quest'auto venne rimpiazzata dall'ST200 nel 2000, motorizzata con una versione modificata del V6 Duratec con una potenza di 205 CV. È significativo come il V6 consumi meno del 2.0 4 cilindri e ancor di più è il fatto che, pur aumentandone la potenza, i consumi restino più o meno inalterati.
Nell'ottobre del 1996, la vettura viene sottoposta ad un facelift, che venne realizzato con un taglio dei costi soprattutto sugli equipaggiamenti, per riguadagnare parte dei soldi investiti precedentemente, anche se molti di essi sono poi stati ripristinati a partire dal 1998. Tuttavia l'auto venne quasi totalmente modificata: solamente le porte e il tetto rimasero gli stessi del primo modello e persino gli estrattori sulle porte posteriori vennero eliminati. Il cambiamento più evidente è nella parte anteriore, grazie all'introduzione di una griglia anteriore ovale accompagnata da una fanaleria differente. Meno evidenti, invece, le modifiche nella parte posteriore, limitate prevalentemente alle luci differenti per le versioni berlina e a nuovi paraurti dal disegno semplificato. Di dettaglio anche le modifiche interne, limitate ad alcuni dettagli della plancia e a differenti finiture. Invece modifiche più profonde hanno riguardato alcune componenti strutturali, anche se l'architettura base era la stessa del modello precedente. Sul fronte dei motori, la gamma ricalcava quella versione pre-restyling anche se il 2.0 litri venne revisionato, e, pur risultando potente rispetto a prima, era molto più raffinato e tranquillo ad alti regimi.
I modelli prodotti dalla fine 1998 al 2000 subirono alcune modifiche minori, ad esempio nei motori a benzina le punterie idrauliche furono sostituite da semplice punterie meccaniche. Inoltre il check-control fu del tutto eliminato, non essendo più fornito con le versioni Ghia. Per contro, altri equipaggiamenti prima opzionali vennero resi di serie generando un incremento nel livello qualitativo, soprattutto negli allestimenti meno costosi.
Nel 2000 cessò la produzione per lasciare il posto alla seconda generazione della Ford Mondeo.
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza | Coppia massima | 0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (km/h) |
1.6i 16V 90 | dall'esordio al 1999 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.597 | 66 kW (90 CV) 5.250 giri/min | 138 N·m 3.500 giri/min | 13,7 | 180 |
1.6i 16V 95 | dal 1999 al 2000 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.597 | 70 kW (95 CV) 5.250 giri/min | 142 N·m 3.600 giri/min | 13,1 | 185 |
1.8i 16V 115 | dall'esordio al 2000 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.796 | 85 kW (115 CV) 5.700 giri/min | 158 N·m 3.750 giri/min | 11,0 | 195 |
2.0i 16V 131 | dal 1996 al 2000 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.988 | 96 kW (131 CV) 5.750 giri/min | 176 N·m 3.700 giri/min | 9,0 | 210 |
2.0i 16V 136 | dall'esordio al 1996 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.988 | 100 kW (136 CV) 6.000 giri/min | 180 N·m 4.000 giri/min | 8,6 | 205 |
2.5i 24V 170 | dall'esordio al 2000 | 6 cilindri a V, Benzina | 2.544 | 125 kW (170 CV) 6.250 giri/min | 220 N·m 4.250 giri/min | 8,3 | 225 |
2.5i 24V ST200 | dal 1999 al 2000 | 6 cilindri a V, Benzina | 2.495 | 151 kW (205 CV) 6.500 giri/min | 235 N·m 5.500 giri/min | 7,9 | 231 |
1.8 TD 88 | dal 1993 al 1996 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.753 | 65 kW (88 CV) 4.500 giri/min | 178 N·m 2.000 giri/min | 13,7 | 181 |
1.8 TD 90 | dal 1996 al 2000 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.753 | 66 kW (90 CV) 4.500 giri/min | 177 N·m 2.250 giri/min | 13,9 | 180 |
Ford Mondeo II | |
---|---|
![]() | |
Descrizione generale | |
Versioni | Berlina Station Wagon |
Anni di produzione | dal 2000 al 2007 |
Euro NCAP (2001[3]) | ![]() |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | da 4731 a 4804 mm |
Larghezza | 1814 mm |
Altezza | da 1429 a 1441 mm |
Passo | 2754 mm |
Massa | da 1364 a 1578 kg |
Altro | |
Stessa famiglia | Jaguar X-Type |
Auto simili | Audi A4 BMW Serie 3 Citroën C5 Honda Accord Mazda 6 Nissan Primera Opel Vectra Mercedes-Benz Classe C Peugeot 406 e 407 Renault Laguna Škoda Superb Toyota Avensis Volkswagen Passat |
Note | In Taiwan, la Mondeo è stata ribattezzata come Metrostar. |
![]() |
Lanciata nell'ottobre del 2000 come berlina e SW, questa Mondeo fu più grande della sua progenitrice e portava con sé i tipici tratti del New edge design, inaugurato con la prima serie della più compatta Focus.
Seguendo i nuovi standard introdotti dalla Volkswagen Passat nel 1996, la Ford diede per la Mondeo grande attenzione nella realizzazione degli interni. Abbandonò il tipico design americano della prima serie optando per quello tedesco che non sembrò solamente più sofisticato, ma anche di una maggiore qualità in quanto vennero utilizzati materiali più costosi.
La piattaforma della nuova Mondeo è rinnovata rispetto alla serie precedente; in particolare il telaio e le sospensioni sono gli stessi della serie precedente ma profondamente rivisti. Per esempio il passo viene allungato di 5cm per sopperire alle lamentele sullo spazio posteriore relative alla serie precedente. Tale piattaforma viene utilizzata anche base per altri modelli del Gruppo Ford, alcuni dei quali sono entrati nel mercato immediatamente prima della Mondeo. Ad esempio il pianale della Mazda 6 e quello della Jaguar X-Type sono strettamente derivati da quello della Mondeo. Anche in questa serie, poi, sono tre le varianti di carrozzeria disponibili: berlina a due o tre volumi e station-wagon.
Come per la progenitrice, la sicurezza passiva fu uno dei punti di forza della nuova Mondeo. Con un corpo vettura più resistente, la Ford introdusse l'"Intelligent Protection System" (IPS), un sistema "intelligente" di sensori capace di decidere la migliore combinazione di sicurezza attivando o meno gli airbag frontali, laterali o a tendina. Come sicurezza attiva, tutte le versioni vennero dotate di ABS ed EBD, mentre l'ESP era un optional.
Per la seconda serie, il 1.6 Zetec venne eliminato mentre il 1.8 e il 2.0 vennero pesantemente revisionati e rinominati Duratec. Il motore 2.5 V6 venne mantenuto, mentre il 3.0 litri è stato sviluppato per l'ST220, nel 2002. L'arcaico Endura-E 1.8 turbodiesel venne rimpiazzato da un più sofisticato 2.0 Duratorq con iniezione diretta (TDDi) con turbocompressore a geometria variabile. Questa particolare turbina garantì una maggiore spinta, fino al 10% in più di coppia motrice per brevi periodi di tempo. Venne introdotta anche una nuova trasmissione automatica chiamata Durashift. Questa unità aveva 5 rapporti che potevano essere usati in automatico o in manuale.
A differenza del modello precedente, questa generazione non è stata commercializzata nel mercato statunitense. Ad ogni modo, una variante denominata Metrostar è stata venduta nei paesi asiatici (Taiwan, Cina). La carrozzeria, unicamente disponibile nella variante a 4 porte, era leggermente diversa rispetto ai modelli europei, mentre l'interno era sostanzialmente identico. Le motorizzazioni vendute erano i 2.0 e i 2.5 a benzina.
Nel giugno 2003, la Mondeo ricevette un aggiornamento, i nuovi modelli potevano essere riconosciuti grazie a una griglia anteriore più grande a nido d'ape e cromata al posto della calandra a listelli obliqui, dai fari fendinebbia anteriori di forma trapezoidale al posto di quelli tondi, dagli indicatori di direzione posteriori trasparenti e non fumè, da un nuovo cruscotto di qualità maggiore realizzato con materiali di alta qualità con climatizzatore automatico, radio Ford standard o Sony, oppure un navigatore satellitare con radio/ lettore CD con i controlli per il climatizzatore inclusi a causa delle grosse dimensioni dell'unità. Il cambio Durashift era disponibile con i comandi al volante, mentre venne introdotto un Duratorq turbodiesel common rail nelle varianti da 85 kW (116 CV) e 96 kW (130 CV). Le motorizzazioni benzina vennero revisionate introducendo la versione SCI (iniezione diretta) del 1.8 Duratec, che generava 4 kW (6 CV) in più dell'1.8 normale. Inoltre, il computer di bordo venne inserito di serie su tutti i modelli, mentre il cruise control solo in alcuni mercati.
Nel 2005, venne prodotto un secondo aggiornamento, più profondo rispetto a quello del 2003. Gli esterni vennero modificati in maniera più corposa: ora il paraurti anteriore è stato leggermente ridisegnato, assieme al paraurti posteriore e ai gruppi ottici posteriori, per ringiovanire il volto dell'auto e renderla più sportiveggiante.
Vengono poi introdotti due nuovi Duratorq a iniezione diretta (TDCi), un 2.2 da 114 kW (155 CV) e una versione depotenziata del 2.0 da 115 CV, portato a 66 kW (90 CV), disponibile solo per alcuni mercati. Comparve di serie il sistema d'avviso audio/visivo per le cinture di sicurezza.
A partire dal 2006, però la Mondeo-Metrostar a incominciava a manifestare segni di vecchiaia nella linea e nella gamma motoristica. Nel 2007, a maggio, fu tolta dai listini, sostituita dalla Ford Mondeo di terza generazione.
Nel 2002 Ford ha lanciato la nuova Ford Mondeo ST220, versione di punta mossa da un motore a 6 cilindri che arriva a 226 CV. L'auto raggiunge i 260 km/h.
La Mondeo ST220 non si differenzia solo per il motore, ma anche dalle minigonne sottoporta, dalla griglia cromata a nido d'ape (la stessa adottata dal 2003 su tutte le Mondeo), dai lavafari, dai cerchi in lega specifici, dal paraurti posteriore sportivo e dallo spoiler sul portellone. Internamente c'è una plancia nera e dei sedili sportiveggianti in pelle.
Nel 2003 cambia il colore degli indicatori di direzione nei gruppi ottici posteriori, ora più chiari. Nel 2005, invece, c'è il restyling più marcato: le modifiche riguardano i gruppi ottici posteriori e il paraurti posteriore. È stata venduta come berlina 4 porte, come berlina 5 porte (fastback) e station wagon. La Mondeo ST220 è uscita di produzione a inizio 2007, insieme al resto della gamma.
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata (cm³) |
Potenza | Coppia max (Nm) |
Emissioni CO2 (g/km) |
0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (km/h) |
Consumo medio (km/L) |
1.8i 16V | dall'esordio al 2007 | Benzina | 1798 | 92 kW (125 CV) | 170 | 182 | 10.8 | 205 | 12 |
1.8 SCi 16V | dal 2003 al 2007 | Benzina | 1798 | 96 kW (131 CV) | 175 | 173 | 10.6 | 207 | 13.1 |
2.0i 16V | dall'esordio al 2007 | Benzina | 1999 | 107 kW (145 CV) | 190 | 189 | 9.8 | 215 | 11.5 |
2.5i V6 | dall'esordio al 2007 | Benzina | 2495 | 125 kW (170 CV) | 220 | 244 | 8.5 | 225 | 9.8 |
3.0i V6 ST220 | dal 2002 al 2007 | Benzina | 2967 | 166 kW (226 CV) | 280 | 226 | 7.6 | 250 | 9.6 |
2.0 TDDi | dall'esordio al 2002 | Diesel | 1998 | 85 kW (116 CV) | 280 | n.d | 10.6 | 195 | 15.8 |
2.0 16V TDCi 115 CV | dal 2002 al 2007 | Diesel | 1998 | 85 kW (116 CV) | 285 | 151 | 10.8 | 200 | 15.8 |
2.0 16V TDCi 130 CV | dal 2002 al 2007 | Diesel | 1998 | 96 kW (131 CV) | 330 | 154 | 9.8 | 208 | 15.8 |
2.2 16V TDCi | dal 2004 al 2007 | Diesel | 2198 | 114 kW (155 CV) | 360 | 161 | 8.7 | 223 | 15.8 |
Ford Mondeo III | |
---|---|
![]() | |
Descrizione generale | |
Versioni | Berlina Station Wagon |
Anni di produzione | dal 2007 al 2014 |
Euro NCAP (2007[5]) | ![]() |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | da 4778 a 4856 mm |
Larghezza | 1886 mm |
Altezza | 1500 mm |
Passo | 2850 mm |
Massa | da 1435 a 1611 kg |
Altro | |
Stessa famiglia | Ford Iosis, Ford S-Max |
Auto simili | Audi A4 BMW Serie 3 Citroën C5 Fiat Croma (2005) Honda Accord Mazda 6 Opel Vectra e Insignia Mercedes-Benz Classe C Peugeot 407 e 508 Renault Laguna SEAT Exeo Škoda Superb Toyota Avensis Volkswagen Passat |
La terza generazione della Mondeo (nome in codice CD345) è stata ufficialmente svelata nella versione 5 porte nel tardo 2006. È basata sulla piattaforma EUCD sviluppata con Volvo, che è la stessa usata sulla Galaxy e sulla S-MAX e in seguito dal Land Rover Freelander.
La nuova Mondeo adotta gli stilemi del Kinetic Design, visti per la prima volta sulla Iosis concept presentata nel 2005 al Salone dell'automobile di Francoforte. La nuova auto, in versione station wagon, è stata presentata sotto forma di concept al Salone di Parigi nel 2006. Inoltre viene presentata in anteprima sempre nel 2006 anche nel film di James Bond Casino Royale, dove venne scherzosamente ribattezzata "Bondeo".
Globalmente la vettura presenta dimensioni maggiori rispetto al modello precedente, in particolare per quanto riguarda la larghezza, di 1886mm, che risulta una delle più significative nel suo segmento.
La nuova piattaforma ha permesso l'utilizzo di nuove motorizzazioni, già in uso sulla Focus ST e sulla S-Max. I motori benzina includono un 1.6 litri da 125 cavalli, il 2.0 litri 145 CV, un nuovo 2.3 16v da 161 CV abbinato esclusivamente al cambio automatico 6 rapporti e il 2.5 litri 5 cilindri turbo con 220 CV. Tra i Diesel figurano il 1.8 TDCi da 125 cavalli, il 2.0 TDCi da 140 cavalli, sia in combinazione con cambio manuale a 6 rapporti sia con cambio automatico/sequenziale 6 rapporti (in questo caso inizialmente con 130 CV) e il 2.2 Diesel da 175 cavalli, che debutta però l'anno successivo alla presentazione. La Mondeo utilizza il nuovo sterzo elettro-idraulico, utilizzato per la prima volta sulla C-MAX, che migliora la guidabilità e riduce i consumi.
All'interno, la nuova Mondeo presenta un abitacolo totalmente rinnovato. È presente l'interfaccia uomo-macchina (HMI) di Ford vista per la prima volta su Galaxy e S-Max, mentre su tutti i modelli è disponibile come optional un quadro strumenti migliorato con un display LCD da 5 pollici (130 mm) per la visualizzazione del computer di bordo. Un'altra novità è l'opzione di avviamento senza chiave del motore tramite il pulsante Ford Power sul cruscotto. Al debutto gli allestimenti disponibili per il mercato italiano sono 3: base, Titanium e Ghia. Questi ultimi si pongono al vertice della gamma e sono caratterizzati da una dotazione più completa comprendente tra l'altro cerchi in lega e climatizzatore automatico; inoltre vi sono dettagli specifici interni come finiture in alluminio per l'allestimento Titanium, votato alla sportività, e in legno l'allestimento Ghia, votato all'eleganza.
Anche questa serie non è stata commercializzata nel mercato statunitense,in quanto in tale mercato era già presente dal 2005 la Ford Fusion (da non confondere con l'omonimo modello venduto in Europa),la quale occupava lo stesso segmento della Ford Mondeo; invece è stata venduta in Sud America e in Australia, seppur con alcune differenze rispetto al modello europeo.
Nel 2010 l'auto è stata oggetto a un leggero restyling sia in termini di design sia in motorizzazioni. La vettura, presentata il 25 agosto al Salone di Mosca, ha esordito in listino a settembre dello stesso anno. È disponibile nelle tre varianti berlina 4 e 5 porte e station wagon. Ha in dote 2 nuovi propulsori e un design più elegante adottando la tecnologia a LED per le luci anteriori e posteriori e nuovi paraurti.
Oltre al frontale ridisegnato le maggiori innovazioni riguardano la sicurezza che comprende il Lane Departure Warning che segnala il cambio di corsia, il dispositivo Auto High Beam Control che regola automaticamente i fari abbaglianti e il Driver Alert. Oltre a ciò la nuova Mondeo eredita altri dispositivi già presente nella S-Max e Galaxy come il Blind Spot Information System, il limitatore di velocità, le porte posteriori con chiusure di sicurezza per i bambini ad attivazione elettrica e la telecamera posteriore.
Per quanto riguarda le motorizzazioni esordiscono i due nuovi propulsori EcoBoost: il 2.0 EcoBoost da 203 CV e il 2.0 EcoBoost da 240 CV di potenza massima, inoltre sono usciti altri due motori benzina il 1.6 EcoBoost da 160 CV e il 2.0 Gpl da 145 CV. Per quanto riguarda i propulsori Diesel abbiamo il 2.0 Duratorq da 115 CV, il 2.0 Duratorq da 163 CV e infine il 2.2 da 200 CV di potenza massima. Debuttano anche in occasione del restyling anche in nuovi cambi a doppia frizione PowerShift, presentati precedentemente già sulla FOcus. Essi sono disponibili per alcune motorizzazioni sia diesel sia a benzina e sostituiscono le precedenti unità a convertitore di coppia.
La produzione della terza serie della Mondeo è stata interrotta nel 2014, per lasciar posto alla generazione successiva che debutta in quell'anno.
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza | Coppia massima | Consumo km/l | 0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (km/h) |
1.6 125 CV | dal 2007 al 2008 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.596 | 92 kW (125 CV) 6.300 giri/min | 160 N·m 4.100 giri/min | 13,5 | 12,3 | 195 |
1.6 EcoBoost 160 CV | dal 2010 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.596 | 118 kW (160 CV) 6.000 giri/min | 240 N·m 1.600 giri/min | 15,6 | 9,3 | 215 |
2.0 145 CV | dal 2007 al 2012 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.997 | 107 kW (145 CV) 5.900 giri/min | 185 N·m 4.450 giri/min | 12,7 | 9,9 | 210 |
2.0 Gpl 145 CV | dal 2009 al 2013 | 4 cilindri in linea, Benzina Gpl | 1.997 | 107 kW (145 CV) 5.900 giri/min | 185 N·m 4.450 giri/min | 12,7 | 9,9 | 210 |
2.0 EcoBoost 203 CV | dal 2010 al 2013 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.999 | 149 kW (203 CV) 6.000 giri/min | 300 N·m 1.750 giri/min | 13,3 | 7,6 | 238 |
2.0 EcoBoost 240 CV | dal 2010 al 2013 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1.999 | 176 kW (240 CV) 6.000 giri/min | 340 N·m 1.900 giri/min | 13,3 | 7,3 | 253 |
2.3 aut. | dal 2007 al 2010 | 4 cilindri in linea, Benzina | 2.261 | 118 kW (160 CV) 6.500 giri/min | 208 N·m 4.200 giri/min | 10,7 | 10,5 | 207 |
2.5 T 220cv | dal 2007 al 2010 | 5 cilindri in linea, Benzina | 2.521 | 162 kW (220 CV) 5.000 giri/min | 320 N·m 1.500 giri/min | 10,7 | 7,5 | 245 |
1.6 TDCi Dpf 115 CV | dal 2010 al 2014 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.560 | 85 kW (115 CV) 3.600 giri/min | 270 N·m 1.750 giri/min | 20,4 | 11,9 | 190 |
1.8 Duratorq TDCi 125 CV | dal 2007 al 2007 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.753 | 92 kW (125 CV) 3.700 giri/min | 320 N·m 1.800 giri/min | 17,2 | 10,5 | 200 |
2.0 Duratorq TDCi Dpf 115 CV | dal 2010 al 2012 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.997 | 85 kW (115 CV) 3.600 giri/min | 270 N·m 1.750 giri/min | 21,3 | 11,2 | 195 |
2.0 Duratorq TDCi aut. 131 CV | dal 2007 al 2008 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.997 | 96 kW (131 CV) 3.700 giri/min | 300 N·m 1.750 giri/min | 17,0 | 10,2 | 205 |
2.0 Duratorq TDCi 140 CV | dal 2007 al 2014 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.997 | 103 kW (140 CV) 4.000 giri/min | 340 N·m 1.750 giri/min | 17,0 | 9,5 | 210 |
2.0 Duratorq TDCi Dpf 163 CV | dal 2010 al 2014 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.997 | 120 kW (163 CV) 4.000 giri/min | 340 N·m 1.750 giri/min | 18,1 | 8,9 | 220 |
2.2 Duratorq TDCi Dpf 175 CV | dal 2008 al 2010 | 4 cilindri in linea, Diesel | 2.179 | 129 kW (175 CV) 3.500 giri/min | 400 N·m 1.750 giri/min | 16,1 | 8,7 | 223 |
Ford Mondeo IV | |
---|---|
![]() | |
Descrizione generale | |
Versioni | Berlina Station Wagon |
Anni di produzione | dal 2014 al 2022 |
Euro NCAP (2014[7]) | ![]() |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | da 4869 a 4871 mm |
Larghezza | 1852 mm |
Altezza | da 1476 a 1501 mm |
Passo | 2850 mm |
Massa | 1507-1554 kg |
Altro | |
Auto simili | Audi A4 BMW Serie 3 Citroën C5 Honda Accord Mercedes-Benz Classe C Peugeot 508 Opel Insignia Renault Talisman Škoda Superb Toyota Avensis Volkswagen Passat |
La quarta generazione della Mondeo è stata commercializzata in Europa a partire dall'autunno del 2014. È in gran parte identica alla Ford Fusion venduta negli Stati Uniti a partire dal 2012. Il ritardo nella commercializzazione in Europa è dovuto alla chiusura del vecchio stabilimento di Genk in Belgio e la conseguente apertura della nuova fabbrica di Valencia in Spagna. La Mondeo quarta serie è prodotta inoltre da febbraio 2015 anche nello stabilimento di Vsevoložsk in Russia, presso San Pietroburgo.
Per la prima volta su una Ford Mondeo è disponibile la trazione a quattro ruote motrici, che può essere combinata anche con i motori Diesel e le trasmissioni automatiche. Novità di questa generazione di Mondeo sono anche i fari a LED e le cinture di sicurezza con possibilità di avere integrato in essa un airbag.
Le motorizzazioni adottate per quanto riguarda i benzina sono le seguenti: il tre cilindri di 998 cm³ da 125 CV, il quattro cilindri da 1499 cm³ con 160 CV e il quattro cilindri da 1999 cm³ con 203 CV, 240 CV e 187 CV, quest'ultimo in versione ibrida. I Diesel, tutti a quattro cilindri, sono i seguenti: 1560 cm³ da 115 CV (prodotti fino a maggio 2015), 1499 cm³ da 120 CV (a partire da maggio 2015), 1997 cm³ nei tre allestimenti di potenza da 150 CV, 180 CV e 210 CV. Le prime due varianti del 1997 cm³ sono ordinabili anche con trazione integrale, abbinata al cambio automatico sulla versione da 180 CV. Tutti i motori sono forniti con un cambio manuale a sei marce o un sei marce automatico.
La produzione della Mondeo si è conclusa in Europa il 4 aprile 2022 senza un successore, poiché le vendite sono diminuite a favore di SUV e crossover.[8]
Dal settembre 2015 viene presentata una Mondeo con rifiniture di lusso chiamata Mondeo Vignale disponibile anche in versione station wagon.
La gamma motori comprende due motori 2.0 litri EcoBoost e un motore turbodiesel da 2,0 litri. La versione Vignale è disponibile anche con motorizzazione ibrida.
La motorizzazione ibrida utilizza il sistema HSD Toyota di terza generazione fornito in licenza a Ford con la differenza che qui viene utilizzata una batteria al Litio da 1,4 Kw al posto della classica batteria NiMh utilizzata sui modelli Toyota. Il motore termico invece è un'unita di origine Mazda, sempre a ciclo Atkinson come sui modelli Toyota, di 2.0 litri e 140 cv di potenza che uniti alla componente ibrida portano la potenza massima a 187 cv.
La dotazione di serie comprende proiettori a LED, varie parti cromate e cerchi in lega da 19 pollici opzionali. Inoltre, la calandra ha una struttura esagonale cromata con trama a nido d'ape distintiva rispetto alle altre versioni.
All'interno, ci sono sedili e finiture in pelle. Inoltre, è presente un sistema surround con dodici altoparlanti gestiti da un sistema della Sony [9] e un sistema di riduzione attiva del rumore in abitacolo.
Modello[10] | Disponibilità | Motore | Cilindrata (cm³) |
Potenza | Coppia max (Nm) |
Emissioni CO2 (g/km) |
0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (km/h) |
Consumo medio (km/L) |
1.5 EcoBoost 160 CV | dall'esordio | Benzina | 1498 | 118 kW (160 CV) | 240 | 134 | 9,2 | 222 | 16,5 |
2.0 EcoBoost 203 CV | dall'esordio | Benzina | 1999 | 149 kW (203 CV) | 345 | 169 | 8,7 | 232 | 13 |
2.0 EcoBoost 240 CV | dall'esordio | Benzina | 1999 | 177 kW (240 CV) | 345 | 169 | 7,9 | 240 | 13 |
1.5 TDCi 120 CV | dal 2015 | Diesel | 1499 | 88 kW (120 CV) | 270 | 104 | 11,3 | 184 | 24,1 |
1.6 TDCi 115 CV | dall'esordio al 2015 | Diesel | 1560 | 85 kW (116 CV) | 270 | 94 | 12,3 | 187 | 27,3 |
2.0 TDCi 150 CV | dall'esordio | Diesel | 1997 | 110 kW (150 CV) | 350 | 115 | 9,3 | 215 | 22,2 |
2.0 TDCi 180 CV | dall'esordio | Diesel | 1997 | 132 kW (180 CV) | 400 | 115 | 8,3 | 225 | 22,2 |
2.0 TDCi Bi Turbo | dal 2015 | Diesel | 1997 | 154 kW (210 CV) | 450 | 124 | 7.9 | 233 | 20,4 |
La Mondeo di quinta generazione è stata presentata in Cina nel gennaio 2022. Ford ha dichiarato che il modello sarà venduto esclusivamente nel mercato cinese. Attualmente non ci sono piani per un eventuale approdo in Europa o in Nord America (dove è venduta come Ford Fusion). La nuova Mondeo sarà costruita dalla joint venture Changan Ford nell’impianto cinese di Chongqing.[11] E' alimentata dal motore a benzina turbo CAF488WQC da 2,0 litri di Changan Ford con una potenza di 238 CV (175 kW) e 376 Nm di coppia, che conferisce all'auto una velocità massima di 225 chilometri all'ora. Il Taurus produce 232 CV e 388 Nm. La Mondeo utilizza un cambio automatico a otto velocità ed è a trazione anteriore.
Per quanto riguarda la sicurezza automobilistica, la Mondeo è stata sottoposta per cinque volte ai crash test dell'EuroNCAP totalizzando i risultati di 2,5 stelle nel 1997[1], 4 stelle nel test del 2001[3] (risultato poi ripetuto nel 2002[12]) e di 5 stelle in quelli del 2007[5] e del 2014[7].
La Mondeo prese parte tra il 1993 e il 2000 al BTCC. Questa versione da competizione era stata preparata dall'ex campione Andy Rouse e venne creato un team apposito per permetterle di competere, il Ford Team Mondeo. L'auto era equipaggiata con un propulsore V6 da 1995 cm³ e 296 CV di potenza. L'ECU era fornita dalla Zytek e il cambio sequenziale a 6 marce della Xtrac. La frizione era costruita in carbonio e le sospensioni erano realizzate dalla Uniball.
Alla guida del pilota Paul Radisich la vettura riuscì a conquistare il WTCC nel 1993 e il 1994. Nel 2000 invece vi fu la conquista del BTCC grazie ai piloti Rickard Rydell, Alain Menu e Anthony Reid. L'anno successivo, a causa del cambiamento di regolamenti, la vettura venne ritirata dalle competizioni. Ciò nonostante, numerosi esemplari continuarono a competere in diversi campionati minori.
Altri progetti
![]() |